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12/04/2000IL Giornale di Napoli allegato al “Roma”-Corsi” riservati”.
La denuncia della FNEL – UGL,il sindacato di Polizia Municipale
-Corsi” riservati” -
I vigili urbani: troppe discriminazioni
Corsi di formazione “riservati”, concorsi truccati, graduatorie “pilotate”: soltanto alcune delle discriminazioni che sarebbero commesse quotidianamente all’interno del corpo di Polizia Municipale di Napoli.
I caschi bianchi aderenti alla Fnel/Ugl sono sul piede di guerra, pronti a portare avanti qualunque iniziativa di protesta per ottenere giustizia. “Siamo stufi di subire scorrettezze di ogni tipo – sostiene Daniele Minichini, coordinatore territoriale del sindacato delle polizie locali -, gli inghippi burocratici non possono danneggiare il nostro operato”. La prima richiesta sul tappeto? Più trasparenza. “ Negli ultimi tempi – continua Minichini – sono stati organizzati diversi corsi,come il Ripam per il passaggio al settore amministrativo, o i corsi di audiometria presso il II° Policlinico. Ebbene, sono corsi di avanzamento professionale a numero chiuso, nel senso che vengono “canalizzati”, portati a conoscenza soltanto di un numero ristretto di dipendenti”.
Una sorta di “preselezione” insomma ,per restringere all’osso il numero dei partecipanti, sostengono gli aderenti alla Fnel/Ugl. E il motivo è fin troppo palese: la frequenza ai corsi serve per accumulare formazione e punteggio, in vista di futuri concorsi per il passaggio ai quadri intermedi.
“Le circolari che dovrebbero informare gli agenti – spiega ancora il sindacalista – dovrebbero contenere le firme di presa visione di tutti i 2100 operatori di polizia. E invece molte circolari non sono mai state firmate per non far esporre i pochi eletti”, come si sarebbe verificato nella quarta Unità Operativa, che comprende Arenella e Chiaiano. “ E’ un comportamento illegale nei confronti degli esclusi, chiediamo provvedimenti immediati”. Tuona Minichini. Così i vigili urbani hanno deciso di inviare un documento di denuncia al Ministro degli Interni, al Presidente della regione Campania, al Procuratore della Repubblica, al Prefetto, al Sindaco di Napoli e all’Assessore alla Mobilità del comune.