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6/9/2005 Il virus islamico che colpisce i siti porno Si chiama Yusafali-A .


Il trojan diffonde anche alcuni versetti del Corano.

Il virus islamico che colpisce i siti porno Si chiama Yusafali-A e aggredisce i computer degli utenti che navigano su siti pornografici usando alcune parole chiave.

Ecco cosa appare quando il computer è colpito dal virus: versetti del Corano e un ammonimento in inglese

MILANO - E' già stato battezzato come «il trojan antiporno» e promette tempi duri agli amanti della pornografia multimediale. Da martedi è in circolazione in rete un virus che aggredisce gli utenti che navigano su siti pornografici e impedisce ai computer che ne vengono infettati il collegamento a Internet.

CORANO - Il virus si chiama Yusafali-A e probabilmente è l'ultima battaglia condotta dai fondamentalisti islamici contro il «corrotto mondo occidentale»: una volta colpiti dal virus infatti appare una scritta in Arabo tratta dal Corano. «Yusufali: Sappi, dunque, che non c'è altro Dio al di fuori di Allah - recita il messaggio che appare sui computer infettati - e chiedi perdono per i tuoi peccati e per quelli di tutti gli uomini e le donne che hanno fede, perché Allah sa come ci comportiamo e come agiamo anche all'interno delle nostre case». A questo punto se il sito-web non viene chiuso, appare una nuova scritta che invita l'utente a a uscire dal programma. Ma è un altro inganno: si apre una nuova finestra con la scritta «Oh no, sono in trappola» e dopo pochi istanti il computer si disconnette da Internet.

WINDOWS - Il trojan colpisce solo gli utenti che usano Windows su computer non adeguatamente protetti e si attiva quando si apre una pagina con alcune parole chiave. Gli esperti di Sophos, azienda leader nella protezione delle imprese dai virus e dallo spam indicano, sul loro sito-web le parole-trappola: «sex», «teen», «xxx», «phallus», «jegger», «priapus», «phallic», «penis», «exhibitionism». A differenza di numerosi altri virus il fine di Yusufali-A non è catturare informazioni private o riservate, ma solo quello di offrire una sorta di baluardo morale e combattere la pornografia che dilaga su Internet.

TERMINOLOGIA - Naturalmente essendo legato a delle parole chiave il sito antiporno può prendere serie cantonate e bloccare siti come quelli medici che non sono affatto pornografici, ma che spesso usano la stessa terminologia. Per chi invece è stato colpito dal virus basta collegarsi al sito web http://www.sophos.com/virusinfo/analyses/trojyusufalia.html e seguire le istruzioni per rimuovere il «trojan antiporno».

Francesco Tortora - Il Corriere della Sera