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CSV net PRESENTA DOMANI IN TRIBUNALE IL RICORSO DI 403 ORGANIZZAZIONI PER IL 5 PER IL MILLE

SOCIETA'. CSVnet deposita domani in Tribunale il ricorso sul cinque per mille

Sarà depositato domani al Tribunale di Roma il ricorso collettivo di 403 organizzazioni a sostegno degli enti esclusi dal cinque per mille. Sono oltre 16 milioni, almeno per il 2006, le risorse assegnate agli enti del terzo settore e il ricorso intende evitare che la scelta dei contribuenti non sia impiegata per altre finalità. È quanto ha detto il presidente del Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, Marco Granelli. CSVnet depositerà infatti domani al Tribunale di Roma il ricorso collettivo.

Nonostante le rassicurazioni, afferma infatti CSVnet, "non c'è stato alcun atto concreto da parte del Governo per la riammissione degli enti cancellati dal beneficio del 5 per mille per le annualità 2006 e 2007. CSVnet, in questi mesi, ha raccolto e monitorato le casistiche verificatesi nel territorio nazionale sull'applicazione del sistema "5 per mille" nelle diverse annualità, riscontrando anomalie nelle modalità di accesso da parte del volontariato, giungendo a constatare che la mancata convalida degli enti iscritti alle liste del 5 per mille nel 2006 e nel 2007 si sostanzia in una lesione di un diritto soggettivo". CSVnet ha dunque deciso di coordinare le organizzazioni di volontariato a intraprendere un'azione giudiziaria (per via ordinaria) per il mancato accreditamento delle somme dovute agli enti.

"Il sistema dei Centri di Servizio per il Volontariato - dichiara il presidente Marco Granelli - si pone a tutela dei diritti del volontariato. È per questo motivo che, pur essendo fiducioso nell'intervento istituzionale promesso, ha deciso di presentare il ricorso. L'obiettivo è non solo continuare a fare pressione affinché Governo e Parlamento procedano nella direzione indicata, ma anche garantire che le risorse accantonate non siano utilizzate per altre finalità".

Si tratta infatti di 16milioni 369mila 265 euro per il 2006 (il solo anno per cui si abbiano i dati definitivi) relativi a scelte effettuate in favore di enti del terzo settore esclusi dal beneficio, su complessivi  209milioni 351mila 712 euro che la scelta dei contribuenti ha destinato al settore volontariato. "Con il ricorso intendiamo tutelare anche la scelta dei cittadini e torniamo a chiedere a Governo e Parlamento  di approvare una norma che sani la situazione. CSVnet ha anche presentato una sua soluzione normativa in tal senso, che potrebbe agevolare l'azione istituzionale".

Fonte:helpconsumatori.it

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SISTEMA LOJACK A NAPOLI E....IL PASSATO INSEGNA

NOTIZIA DI QUESTI GIORNI CHE LA POLIZIA MUNICIPALE DI NAPOLI ADOTTERA' IL SISTEMA LOJACK.
IL LOJACK CONSISTE IN UNITA "VEHICLE TRACKING COMPUTER" (VTC) , CHE PERMETTONO DI RINTRACCIARE  I VEICOLI RUBATI DOTATI DI UN APPOSITO DISPOSITIVO (LOJACK)NASCOSTO AL LORO INTERNO , SEGUENDONE IL SEGNALE EMESSO .
IN CASO DI FURTO, UN PICCOLO TRASMETTITORE A RADIO FREQUENZA EMETTE UN SEGNALE SILENZIOSO CHE PUO' ESSERE RICEVUTO ANCHE SE IL VEICOLO SI TROVA ALL'INTERNO DI GARAGE SOTTERRANEI O CONTAINER.
QUALCUNO DIRA' "COSA C'E' DI STRAORDINARIO DATO CHE E' IN COMODATO D'USO GRATUITO ".
PROPRIO QUESTO E' L'EVENTO ECCEZIONALE.
VOGLIAMO RICORDARE,INFATTI, CHE SUBITO DOPO I MONDIALI DI CALCIO DEL 1990 LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO (AL QUALE FU AFFIDATA L'ORGANIZZAZIONE) OFFRI' IN REGALO CIRCA 50 AUTO FIAT NUOVE DELL'ORGANIZZAZIONE ALLA POLIZIA MUNICIPALE DI NAPOLI CHE NE ERA SPROVVISTA RICEVENDO UN NETTO RIFIUTO.
FINO AD ORA DI TUTTI I MEZZI TECNOLOGICI E NON CHE L'AMMINISTRAZIONE HA AFFERMATO, IN DIVERSE CIRCOSTANZE, DI VOLER FORNIRE LA PROPRIA POLIZIA FORSE IL LOJACK RIMARRA'' L'UNICO VISTO CHE E' GRATUITO E LE CASSE DEL COMUNE SONO ESANGUI .
Daniele MINICHINI  
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Operativa nel capoluogo campano l'innovativa tecnologia wireless ad alta frequenza per il rilevamento e il recupero di auto rubate
 
A NAPOLI LA MUNICIPALE ADOTTA IL SISTEMA LOJACK
Dati alla mano: ogni due minuti in Italia viene rubata un'automobile o una moto e la cosa allarmante è il fatto che un ladro professionista impiega pochi minuti per mettere a segno il colpo. Le città più colpite sono ovviamente le metropoli come Roma, Milano e Napoli ed è per questo motivo che le Forze dell'Odine si stanno attrezzando sempre di più per contrastare lo sgradevole fenomeno. Come ad esempio la Polizia Municipale di Napoli, che ha scelto di adottare l'innovativo sistema wireless ad alta frequenza LoJack per rintracciare e recuperare i veicoli rubati.
Sulle pattuglie della Polizia Municipale di Napoli sono state installate gratuitamente le speciali unità "Vehicle Tracking Computer" (VTC) LoJack, che permettono di rintracciare i veicoli rubati dotati del sistema LoJack, seguendo il segnale emesso dall'apposito dispositivo nascosto al loro interno. In caso di furto, un piccolo trasmettitore a radio frequenza emette un segnale silenzioso che può essere ricevuto anche se il veicolo si trova all'interno di garage sotterranei o container. Il segnale è rilevato direttamente dalle pattuglie delle Forze dell'Ordine che possono così seguire in tempo reale il mezzo e ritrovarlo velocemente.
I dati in nostro possesso indicano che i furti di autoveicoli, motocicli e ciclomotori, denunciati da gennaio ad ottobre 2008, tra Napoli e Provincia, sono in totale 21.787", ha dichiarato il Generale Sementa, Comandante della Polizia Municipale di Napoli. "Questo sistema tecnologico, che sarà utilizzato per la prima volta da un Corpo di Polizia del sud Italia, renderà più agevole il lavoro degli operatori della Polizia Municipale di Napoli nelle attività investigative finalizzate all'arresto degli autori del reato e al recupero dei veicoli rubati. Il tutto senza costi aggiuntivi per l'Amministrazione Comunale, in quanto il sistema viene concesso in comodato d'uso gratuito dalla ditta LoJack."
Fonte: Repubblica
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FIRMA DEL CCNL : tutti siamo necessari ma nessuno è indispensabile

Il 21 novembre scorso il Dipartimento della Funzione Pubblica ha chiesto al Consiglio di Stato il parere su quale sia la soglia minima di rappresentatività sindacale e quanto ne occorra per stipulare validamente un Contratto che sia vincolante per tutti i lavoratori e gli Enti.
La I Sezione del Consiglio di Stato n. 4108 si è espressa affermando che  è possibile firmare Contratti Nazionali per il settore del Pubblico Impiego anche senza una delle sigle sindacali, a condizioni che le sigle che lo firmino rappresentino almeno il 51% dei lavoratori, come da ultime Elezioni RSU.
Premesso che in tutti i  settori del Pubblico Impiego la somma delle quote CISL, UIL e Autonomi arriva oltre il 56%, è possibile firmare il contratto anche senza la CGIL ( anche se rappresenta in media il 43,44 % dei lavoratori) che rifiuta di mettersi al tavolo
Infatti ricordiamo che l'articolo 43prevede al comma 1, che: "L'Aran ammette alla contrattazione collettiva nazionale le organizzazioni sindacali che abbiano nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al 5 per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo ed il dato elettorale.
Il dato associativo è espresso dalla percentuale delle deleghe per il versamento dei contributi sindacali rispetto al totale delle deleghe rilasciate nell'ambito considerato.
Il dato elettorale è espresso dalla percentuale dei voti ottenuti nelle elezioni delle rappresentanze unitarie del personale (ndr RSU), rispetto al totale dei voti espressi nell'ambito considerato"; - ai commi 2 e 4, rispettivamente, che le confederazioni sono ammesse alla contrattazione di comparto e di area, quando negli stessi sono presenti organizzazioni rappresentative affiliate alle medesime confederazioni, alla contrattazione per la definizione degli accordi quadro nel caso in cui alle medesime confederazioni risultino affiliate organizzazioni rappresentative ricomprese in due o più comparti e aree; - al comma 3, che "L'ARAN sottoscrive i contratti collettivi verificando previamente, sulla base della rappresentatività accertata per l'ammissione alle trattative ai sensi del comma 1, che le organizzazioni sindacali che aderiscono all'ipotesi di accordo rappresentino nel loro complesso almeno il 51 per cento come media tra dato associativo e dato elettorale nel comparto o nell'area contrattuale, o almeno il 60 per cento del dato elettorale nel medesimo ambito".
IL PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO : * scarica il file: *
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