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NAPOLI -RIVOLTA DI SAN GREGORIO ARMENO CONTRO LA POLIZIA MUNIIPALE
Blitz a San Gregorio, serrata dei pastorai Arrivano i Vigili e scoppia la protesta. Interviene la polizia in assetto antisommossa. In serata intesa al Comune Nuovo blitz della polizia municipale a San Gregorio Armeno. Anche stavolta la reazione di commercianti e bancarellai è stata forte: sono scesi in strada e hanno inscenato una protesta. L’intervento della polizia in assetto antisommossa ha costretto i dimostranti ad abbandonare il presidio ma, per mostrare un segno tangibile del dissenso, tutti i negozi e le bancarelle della strada dei pastori sono rimasti chiusi per l’intera mattinata. Ieri, poco dopo le otto del mattino, a San Gregorio Armeno si sono presentati gli agenti della polizia municipale per verificare il rispetto dell’ordinanza del sindaco Iervolino (la numero 82 del 21 novembre) che impone la rimozione delle baracche e la riduzione delle dimensioni delle bancarelle. Un controllo a tappeto in tutta la strada dunque, che ha coinvolto i negozianti e i bancarellai. Un primo tentativo di controllo era stato effettuato il 27 novembre ma non andò a buon fine per la protesta dei commercianti. Perciò ieri mattina i vigili si sono presentati con il supporto della polizia di stato: scudi e manganelli, in assetto antisommossa. Come la prima volta, anche ieri i bancarellai hanno minacciato di darsi fuoco dietro ai loro banchi, hanno tentato di protestare e ribellarsi. Per fermare i controlli si sono piazzati in strada, mostrando i cartelli di protesta. In quel momento è intervenuta la polizia, ha accennato una carica che ha liberato la strada ma non ha fermato la protesta. Negozianti e bancarellai hanno deciso, all’unanimità, di abbassare le serrande e lasciare vuoti i banchi in strada: la via dei pastori è rimasta spoglia, sporca e grigia. Mentre i turisti passeggiavano attoniti davanti alle saracinesche chiuse, e in mezzo a decine di uomini in divisa, i commercianti si sono organizzati e hanno deciso di spostare la protesta a palazzo San Giacomo. Una rappresentanza dei manifestanti ha chiesto un colloquio con il sindaco o con gli assessori, ma non ha ottenuto risposta. Il presidio sotto la sede del Comune è, dunque, proseguito, in attesa dell’ingresso o dell’uscita di un rappresentante ufficiale che ascoltasse le rimostranze: «Ci hanno imposto la novità alla fine di novembre, quando avevamo già organizzato tutto per i giorni di Natale, quelli più importanti per noi - hanno spiegato i rappresentanti della protesta - Anche a noi piace un progetto che renda più vivibile San Gregorio Armeno, ma sarebbe necessario coordinarsi con mesi di anticipo, per consentire anche a noi commercianti una pianificazione differente». Il presidio a palazzo San Giacomo si è concluso quando l’assessore alla legalità Luigi Scotti ha accettato di incontrare i rappresentanti dei pastorai. Prima dell’incontro c’era stato un vivace faccia a faccia proprio con l’assessore Scotti che entrava nella sede del Comune. Il confronto si è concluso positivamente: l’associazione di artigianato presepiale fornirà l’elenco di tutti i bancarellai per consentire al Servizio commercio su aree pubbliche di rilasciare le autorizzazioni che saranno riservate, naturalmente, solo a chi ne avrà diritto. Nel pomeriggio le attività commerciali di via San Gregorio Armeno sono riprese normalmente. Le serrande dei negozi sono state alzate, le bancarelle hanno recuperato colori e pastori e i turisti hanno ritrovato il calore del Natale nella strada più famosa della città. Fonte: IL MATTINO (PAOLO BARBUTO)
LETTERA APERTA AL POPOLO PADANO
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO -------------------------------------------------------------------------------------------------------- LETTERA APERTA AL POPOLO PADANO MA CI SIETE O CI FATE? Innanzitutto chi sono io e perché mi rivolgo a voi. Io sono un povero meridionale che è emigrato al nord alla ricerca di un lavoro dignitoso senza dover ringraziare di niente nessuno e mi ritrovo ad essere un cittadino “italiano”, ahimè, che vive nella Milano ai tempi dell’euro e sono arrivato alla conclusione che l’ITALIA NON E’ LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA , L’ITALIA E’ IL PROBLEMA. Se così non fosse non potrebbe accadere che nel progetto di riorganizzazione di un ufficio giudiziario si indicasse di affidare l’ufficio copie ad una cooperativa di ex detenuti. E vi sono molte probabilità che ciò accada. Ora è già atroce sapere di una fabbrica dove l’assunzione viene negata ad un giovane onesto per darla ad un’assassino, ma che questo avvenga addirittura in un’ufficio giudiziario, a spese dei contribuenti, perché nemmeno le cooperative degli ex detenuti lavorano gratis, mentre a Milano e dintorni a decine di migliaia anzi a centinaia di migliaia operai vengono messi in cassa integrazione e mobilità,ed i precari licenziati. E poi lo schifo di sapere che il ministero di giustizia non ha i soldi per niente ma per gli ex detenuti sì! Se spendere i soldi dei lavoratori (le tasse non le pagano certo gli altri) in questo modo non è roba da Casta allora è roba da subcasta. Infatti in realtà i soldi ci sono e sono tanti basta andarli a prendere o meglio farseli ridare indietro: sono nelle tasche della Casta! Ma non eravate voialtri quelli che volevano fare la secessione contro Roma Ladrona? Non è che anche i deputati della Lega hanno trovato che la dolce vita romana non è poi così male? Specialmente con degli stipendi parlamentari che sono i più alti al mondo? E che dire delle pensioni dei parlamentari che solo per loro sono reversibili anche ai conviventi? Una premessa: questo “è il paese dei balocchi” (parole testuali di uno spacciatore extracomunitario) per tutti i delinquenti ed affini. Perciò,come mi fu detto una volta, se ad uno non piace questo paese non deve far altro che andarsene ed io sono d’accordo. Comunque non vedo perché in attesa di trovare l’occasione per andarsene bisogna lasciare fare alla Casta, ed alle tante subcaste che da essa discendono, i propri porci comodi! NON VOLETE PIU’ FARE LA SECESSIONE? E CHISSENEFREGA, E’ UN PROBLEMA VOSTRO! MA ALMENO IL FEDERALISMO, QUELLO VERO, SENZA SE E SENZA MA, ALL’AMERICANA, E CHE OGNUNO SI PAGHI I MARIUOLI SUOI, ALMENO QUELLO LO VOLETE FARE, SI O NO? O FORSE NON VE NE FREGA NIENTE DEI QUATTORDICI MILIARDI DI EURO CHE SONO SPARITI IN CAMPANIA TRA BASSOLINO E LA CAMORRA? O DEI CENTOQUARANTA MILIONI DI EURO REGALATI AL COMUNE DI CATANIA MANDATO IN MALORA DAL MEDICO DI BERLUSCONI?Se voi volete continuare a fare la vita da servi della Casta che state facendo è un vostro diritto. MA E’ GIUSTO CHE ANCHE AI VOSTRI FIGLI SIA RISERVATO QUEL DESTINO DI MISERIA CHE SI E’ SPALANCATO DINANZI A NOI TUTTI? MILANO, 0212/08 Giuseppe LOMBARDO
IL PIATTO E' SERVITO OVVERO QUANTO COSTANO GLI ALIMENTI ANCHE COME....SALUTE
Ieri vedendo la trasmissione Reporter su rai 3 dal titolo "IL PIATTO E' SERVITO" (CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO) oltre ad avere la conferma di quanti pesticidi usino in agricoltura, dei gravi danni alla nostra salute (indipendentemente da quello che spendiamo e dalle marche che scegliamo), di chi decida qual è il prezzo di ciò che mangiamo ho scoperto l'esistenza dei " FARMERS MARKET" (mercati ‘senza mercanti’, che accorciano la filiera in quanto permettono l’incontro diretto tra produttore e consumatore), del PORTALE DELL'AGRICOLTURA BIOLOGICA , di come si possa acquistare prodotti agricoli e biologici al giusto prezzo salvando la nostra salute.
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