Da anni sia prima personalmente e poi come sindacato LI.PO.L. ho presentato la proposta al Comune di Napoli di far pagare i servizi della Polizia Municipale resi a terzi (ovvero i vigili per le manifestazioni verrebbero pagati dagli organizzatori al Comune come già accade in città come Milano), così come una migliore ed equa distribuzione dell'organico sul territorio e l'istituzione del Servizio a Cavallo per i controlli nei giardini e parchi.
Adesso apprendiamo dal quotidiano IL MATTINO che queste nostre "idee" sono state incluse nella Riforma del Corpo dell'Amministrazione Comunale che a tutt'oggi non ci risulta essere stata presentata ai Sindacati (vista la correttezza dell'Amministrazione Comunale di Napoli non ci meravigliamo)
Comunque l'importante e che qualcosa si muova in positivo (almeno si spera)
Daniele MINICHINI - RSU e Segretario Nazionale Lipol
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Sicurezza, arrivano i vigili urbani a cavallo
All'esame della Giunta la riforma del corpo: un comando per ogni Municipalità, nuclei speciali per crtimine e abusivismo
Dieci comandi, uno per ciascuna Municipalità e vigili a cavallo per custodire e difendere al meglio i parchi e i giardini cittadini. Sono solo due delle novità del nuovo regolamento della Polizia municipale che è passato in una giunta informale. A presentarlo è stato Luigi Scotti, assessore alla Legalità ed ex Guardasigilli; ora il provvedimento è al vaglio dei sindacati, con i quali sono cominciati o stanno per cominciare i tavoli per chiudere definitivamente e in breve tempo la stesura della riforma, attesa da almeno due lustri. Dopo molti anni Napoli e il corpo dei vigili urbani avranno con ogni probabilità uno strumento operativo più confacente ai bisogni della città. Strumento necessario anche alla luce dei nuovi poteri che i sindaci si sono visti attribuire dalla legge Maroni. I nuovi compiti dei vigili prevedono, fra le altre cose, il controllo dell’immigrazione clandestina, quello delle piazze dove c’è il mercato degli stupefacenti, la lotta a chi sfrutta i minori e all’accattonaggio. È chiaro che la riforma per avere efficacia al cento per cento deve poter contare sull’assunzione di nuovi vigili. Il Comune ha presentato un piano economico che è sul tavolo del ministro Renato Brunetta il quale però ancora deve decidere sulla materia. Quindi non c’è ancora l’ok per il concorso. Le novità, dunque, quali sono? Da un punto di vista pratico dieci comandi per ciascuna delle municipalità dovrebbero garantire una copertura uniforme del territorio cittadino. Vale a dire che - fatte salve le contingenze - non ci dovrebbero essere più sulla carta sperequazioni fra Chiaia e, per esempio, Ponticelli. Inoltre la territorialità dei comandi dovrebbe offrire ai caschi bianchi maggiori possibilità di controllo e di intervento in tempi rapidi laddove ci sono momenti di crisi. Serviranno dieci nuovi dirigenti e la speranza è che la politica non intervenga per fare pressioni, ma tutto si svolga tenendo conto della professionalità dei prescelti e non della loro appartenenza politica. Il cuore vero della riforma tuttavia sembra essere il comando centrale di pronto intervento. Si tratta di squadre di vigili urbani pronte a intervenire in qualsiasi punto di Napoli per fronteggiare emergenze criminali così come ben spiegato nella legge Maroni. Viene centralizzata anche la stazione operativa antiabusivismo, il nucleo di caschi bianchi che si dedicherà alla lotta a questo tipo di reati non sarà più spezzettato in tanti rivoli, ma ci sarà un dirigente e i suoi uomini che oltre a verificare le segnalazione campioneranno la città per verificare dove si consumano gli illeciti. Tra le curiosità c’è quella dell’istituzione dei vigili a cavallo, a Napoli il corpo non era mai stato dotato di simili squadre. Il Comune dovrà attrezzarsi per formare cavalieri e acquistare cavalli. Toccherà a loro pattugliare i giardini e i parchi per fare sì che non si trasformino in accampamenti per senzatetto o ritrovi per spacciatori di droga. Nulla è stato lasciato al caso, neanche aspetti che potrebbero apparire di secondo piano. Per esempio, il corpo avrà un vicecomandante, non un vicario del comandante. Vale a dire che si introduce un nuovo grado nella gerarchia dei caschi bianchi. Primo passo per l’adeguamento alla legge regionale che prevede per le polizie locali l’uniformità delle divise, appunto dei gradi e anche dei mezzi, a partire dalle auto.
LUIGI ROANO -
Articolo e foto: IL MATTINO
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TI SERVE UN AGENTE PAGA? PAGA PER IL NOLEGGIO 60 EURO L'ORA
vigili a noleggio, vale a dire agenti della polizia municipale che possono essere richiesti dai privati per alcuni compiti, è fra la novità che maggiormente incuriosiscono. Ma perché si può chiedere l’opera dei caschi bianchi? Sfilate, kermesse di qualsiasi tipo, a cominciare da quelle che prevedono riprese video fino alle canore e teatrali. Ma anche per la gestione del traffico intorno ai cantieri e tanto altro ancora. Sono questi i servizi che saranno pagati dai privati. Si tratta di interventi - nella sostanza - di prevalente interesse privato ma che coincidono con esigenze di ordine pubblico. Per i quali si distolgono dalla loro normale attività i vigili urbani. Un costo aggiuntivo per il Comune non più sostenibile e che quindi si dovranno accollare i richiedenti. C’è già anche una bozza di tariffario che è al vaglio dei sindacati. «Due agenti motociclisti - si legge nella bozza - costeranno 60 euro all’ora ciascuno, due agenti con auto 50 euro ciascuno e due agenti appiedati 45 euro ciascuno». A questi costi si deve sommare il 30 per cento in più, che finirà direttamente nelle casse di Palazzo San Giacomo. Il «reclutamento» dei vigili urbani da parte dei privati non prevede che le due parti naturalmente trattino in maniera diretta. A versare le somme ai vigili ci penserà sempre e comunque l’amministrazione. E sarà comunque il Comune a dire se i vigili possono essere «noleggiati» o meno. Qualche esempio per capire come potrebbero essere impiegati i vigili. Se in una strada qualsiasi della città i commercianti dovessero decidere di chiedere la presenza dei vigili perché intendono avere in determinate ore un controllo più incisivo sul commercio abusivo potrebbero fare richiesta al Comune e ottenere la presenza dei caschi bianchi. E ancora, se un cantiere ostacola la viabilità, i titolari del cantiere potrebbero richiedere i caschi bianchi per gestire gli ingorghi.
lu.ro - IL MATTINO