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LA TRIPLICE SINDACALE E UGL? COME VOLEVASI DIMOSTRARE

Quando ho deciso di creare un nuovo sindacato ( il Lipol) l'ho fatto a seguto delle mie esperienze negative nelle grosse organizzazioni che vedevo e vedo fare tutto tranne che tutelare i lavoratori . Ieri sera ho visto i miei pensieri prendere corpo nella trasmissione REPORT su rai 2 dal titolo "IL SINDACALISTA. Quanti sono i sindacati in Italia? Quanto incassano? Come si mantengono? E a cosa servono? "clicca qui per vedere il filmato

IL SINDACALISTA

di Bernardo Iovene In onda  domenica 26 ottobre ore 21.30

CLICCA QUI PER IL TESTO INTEGRALE

I sindacati si autocertificano gli iscritti, la UGL ne dichiara 2.145.995, scavalcando così la UIL che ne dichiara 2.060.000.

Ma chi controlla se effettivamente questi numeri sono veri, visto che soprattutto in base agli iscritti, un sindacato ha più o meno peso nelle trattative? Nel cercare di capire qual è oggi il ruolo del sindacato in Italia, abbiamo provato noi a fare i conti nelle loro tasche e siccome le bugie hanno le gambe corte, ci siamo accorti che qualcuno bara. Abbiamo anche cercato di capire come funziona, come si finanzia e quali servizi offre ai propri tesserati.

Si parte dagli iscritti nelle fabbriche e nel pubblico impiego; si ricostruisce il ruolo del delegato, del funzionario territoriale, di quello provinciale, regionale e nazionale. Alla fine abbiamo contato 700 mila rappresentanti: un esercito! 3.300 sono ex dipendenti pubblici, distaccati, che continuano a percepire lo stipendio dal pubblico.

Abbiamo visto che in alcune categorie  non riescono a far rispettare i contratti e a tutelare i lavoratori. Nel settore delle telecomunicazioni  ci sono dipendenti  che pur lavorando nella stessa azienda e ricoprendo le stesse mansioni, arrivano ad avere stipendi completamente diversi: l'uno la metà dell'altro.

I lavoratori non si fidano più dei sindacati, e gli iscritti calano, ma senza rappresentanza i rapporti di lavoro degenerano.

E poi c'è l'esercito dei disoccupati organizzati, che si sono riuniti pure loro in un sindacato. Ma ormai hanno tutti i capelli bianchi.


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STOP AUTO. DOMENICA ECOLOGICA CON....SEQUESTRO

Da domani via al nuovo piano del Comune per contenere l’inquinamento. Tre giorni di stop

Smog, scatta il sequestro dell’auto

Linea dura contro i trasgressori. L’assessore Scotti: applicheremo il codice penale

Pugno di ferro del Comune di Napoli contro chi infrange il divieto antismog. Da domani costerà caro circolare con l’auto nelle domeniche ecologiche: non più la semplice contravvenzione ma una denuncia penale e il sequestro dell’automezzo o del motociclo non a norma. Insomma, ora si rischia grosso perché si introduce l’articolo 674 che prevede anche una pena pecunaria e arresto sino a un mese, nei casi più gravi. La nuova linea dura è stata chiesta direttamente dal sindaco Iervolino soprattutto dopo l’arrivo del generale Luigi Sementa alla guida della polizia municipale. Il capo dei vigili ha dichiarato lotta ai parcheggiatori abusivi e alle violazioni della legalità con risultati finora apprezzabili. E s’inizia con la domenica ecologica di domani, dove è previsto il blocco totale del traffico (compreso i veicoli euro 4, gpl e metano) dalle 9.30 alle 13 e si continuerà lunedì e martedì dalle ore 15 alle 20.

Fonte: IL MATTINO

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IL MINISTRO DELL INTERNO ILLUSTRA I PUNTI CARDINE DELLA RIFORMA SUGLI ENTI LOCALI

"Tra una settimana, dieci giorni, sarà pronto il testo con la riforma del Codice delle autonomie». Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Roberto Maroni ieri pomeriggio alla XXV Assemblea annuale della Associazione nazionale dei comuni italiani sul tema della riforma delle autonomie a TRIESTE.  Il ministro Maroni a TriesteLa novità rispetto alle proposte precedenti è rappresentata dalla divisione del provvedimento in cinque differenti disegni di legge per rendere più rapido il percorso in Parlamento.
«Sulle funzioni fondamentali dei comuni, sia di carattere istituzionale che amministrativo, il testo – ha spiegato il ministro - ricalca essenzialmente le proposte elaborate dall’Anci».

Per quanto riguarda la polizia locale, «la riforma è già partita in Parlamento con le norme inserite nel pacchetto sicurezza che aumentano la responsabilità dei sindaci in materia di sicurezza urbana integrando le competenze della polizia locale con le forze dell’ordine presenti sul territorio».

A questo proposito ieri mattina a Trieste ha preso il via il progetto della interconnessione delle sale operative della Questura, del Comando provinciale dei Carabinieri e della Polizia municipale del Comando di Trieste.

Ai sindaci dei 'piccoli comuni', che per il ministro dovrebbero essere quelli con un popolazione fino a 5000 abitanti, bisogna dare la possibilità di svolgere la loro funzione pubblica con la stessa dignità «del sindaco di Firenze o di Milano». Nella proposta di legge è prevista l’eliminazione del divieto di rielezione dopo il secondo mandato. 

Sulle nove città metropolitane, Maroni ha ribadito che andranno a sostituire le relative Province ma le altre non saranno abolite «perché costituiscono una rete importante per i piccoli comuni». Inoltre, «Interverremo – ha precisato il titolare del Viminale – per stabilire l’utilità degli enti intermedi. E’ l’occasione per affermare il principio di responsabilità, c’è un solo soggetto che deve essere investito della responsabilità di governo: è il Sindaco». 

In conclusione del suo intervento Maroni ha sottolineato che questo pacchetto di proposte comporta anche «una riorganizzazione delle strutture territoriali del governo centrale». Le prefetture dovrebbero diventare il front office del governo. «Credo – ha detto il ministro - che sia coerente con un modello di riforma in senso federalista. Da nove anni non se ne parla più ma noi siamo determinati nel farlo».

notizie e foto tratte dal sito del MINISTERO DELL'INTERNO

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