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I DECRETI LEGGE APPROVATI OGGI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Consiglio dei Ministri n.18 del 23 Settembre 2008

La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:

il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 11.00 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi.
Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, Giulio Tremonti, la manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2011, già esaminata nelle linee generali nella riunione del 5 agosto scorso. La manovra comprende:
- il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2009);
- il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011;
- la Relazione previsionale e programmatica per l'anno 2009;
- la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione e economica e finanziaria per gli anni 2009-2013.
Il disegno di legge finanziaria composto sostanzialmente da tre articoli consiste nella traduzione in tabelle delle norme contenute nel decreto-legge 25 giugno 2008, n.112 (disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria).
La nota di aggiornamento riflette gli effetti della crisi economica in atto nel mondo, in Europa, in Italia e conseguentemente rettifica il PIL 2008 da 0,5 a 0,1; il PIL 2009 da 0,9 a 0,5. L'indebitamento, corretto per il ciclo in base ai criteri europei, resta invece sostanzialmente invariato.

Il Consiglio ha inoltre approvato i seguenti provvedimenti:

su proposta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, del Ministro dell'interno, Roberto Maroni, del Ministro della giustizia, Angelino Alfano, e del Ministro della difesa, Ignazio La Russa:
- un decreto-legge che reca misure tese a: evitare effetti pregiudizievoli all'attività di prevenzione e repressione dei reati tramite conservazione dei dati del traffico telefonico e telematico; consentire l'impiego delle Forze armate per esigenze di prevenzione della criminalità attraverso il controllo del territorio (anche in zone diverse dalle aree metropolitane o da quelle densamente popolate), al fine di contrastare i recenti efferati episodi di criminalità avvenuti nella provincia di Caserta; incrementare l'attività di contrasto all'immigrazione clandestina mediante la realizzazione tempestiva di ulteriori Centri di identificazione e di espulsione;

su proposta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, del Ministro degli affari esteri, Franco Frattini, e del Ministro della difesa, Ignazio La Russa:
- un decreto-legge che, integrando le anticipazioni di spesa previste dal decreto-legge del gennaio scorso, assicura fino al 31 dicembre 2008 la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, umanitarie e di pace nelle quali è attualmente impegnata;

su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, Giulio Tremonti:
- un decreto-legge teso ad assicurare adempimenti comunitari in materia di giochi; viene in particolare differito un termine riguardante la gestione di uno dei giochi nazionali;

su proposta del Ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi, e del Ministro dell'interno, Roberto Maroni:
- due decreti legislativi, rispettivamente in materia di riconoscimento e revoca della qualifica di rifugiato (teso ad evitare strumentalizzazioni nella presentazione della domanda di asilo) e diritto al ricongiungimento familiare (prevede che il coniuge non debba essere separato e debba avere più di diciotto anni, nonché requisiti più stringenti). I decreti, che modificano la disciplina di recepimento di direttive comunitarie (rispettivamente il decreto legislativo n. 25 del 2008 e n. 5 del 2007), hanno superato positivamente la verifica di compatibilità con l'ordinamento comunitario;

su proposta del Ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi, del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo, e del Ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola:
- uno schema di decreto legislativo, sul quale saranno acquisiti i pareri prescritti, per il recepimento della direttiva 206/66 concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti.

Il Consiglio dei Ministri ha inoltre approvato un ordine del giorno con il quale il Sottosegretario di Stato incaricato dell'azione di coordinamento dell'attività di gestione dei rifiuti nella regione Campania viene autorizzato a porre in essere, con la massima celerità e con particolari modalità, le iniziative di compensazione ambientale nei siti di discarica di Chiaiano e di Terzigno.

Il Consiglio ha infine esaminato, su proposta del Ministro per gli affari regionali, Raffaele Fitto, talune leggi regionali a norma dell'art.127 della Costituzione.

La seduta ha avuto termine alle ore 12.40.
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LE COMPETENZE DEL POLIZIOTTO QUARTIERE NON POSSONO ESSERE TRASFERITE ALLA POLIZIA MUNICIPALE

La risposta del sottosegretario di Stato, qui sotto riportata, apre una serie di domande sulla sicurezza dei cittadini e la gran confusione di competenze delle forze di Polizia

Camera: poliziotto di quartiere, no a polizia municipale
Le competenze di servizio del "Poliziotto e del Carabiniere di quartiere" non può essere trasferita dalle Forze di polizia a competenza generale ai Corpi di polizia municipale: è quanto si legge nella risposta scritta fornita dal sottosegretario di Stato per l'interno, Alfredo Mantovano, all'interrogazione dei deputati Bernardini ed altri che avevano riportato una richiesta della Silp, il sindacato di polizia della Cgil. Secondo Mantovano "le diverse professionalità messe in campo per l'esercizio di tale settore operativo debbano considerarsi fra loro complementari e non alternative". Gli stessi patti di sicurezza sottoscritti dai prefetti con i sindaci prevedono forme di coordinamento fra le attività dei poliziotti, dei carabinieri e dei vigili di quartiere in un'ottica di potenziamento e di valorizzazione della polizia di prossimità.
Il sottosegretario ha anche ricordato che il dl 92/08 convertito in legge nel luglio scorso e nel ddl all'esame del Senato vi sono norme precise per affidare maggiori poteri ai sindaci in tema di sicurezza.
 fonte: www.ancitel.it 
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U.E. APRE PROCEDURA DI INFRAZIONE CONTRO ITALIA. TROPPI NUMERI PER EMERGENZA

Più di dieci anni fa, durante un Coinvegno alla presenza dell'on. NAPOLITANO(oggi ns Presidente  della repubblica) auspicai una riduzione dei Corpi di Polizia presenti in Italia per uniformarsi agli altri Paesi Europei (ove si arriva ad un massimo di tre Corpi di Polizia). Allo stesso tempo parlai di Centrale unificata e di un numero telefonico unico al quale i cittadini potessero segnalare qualsiasi tipo di allarme o problema.

Oggi tutto ciò si è avverato in Europa mentre, come si palesa nell'articolo qui sotto riportato,  l'Italia ritardataria viene bacchettata dalla UE  

Troppi numeri per emergenza, Ue contro Italia
In Paesi Ue c'è il '112'. Nel nostro Paese, invece, una pletora
Serve un'ambulanza per un ferito? Oppure un intervento dei vigili del fuoco oppure della polizia per un omicidio? In Germania, come in altri Paesi dell'Unione europea basta chiamare il 112, numero unico utile per tutte le emergenze che è gestito da una sala operativa che smista gli interventi in base alle situazioni richieste. Il numero unico per le emergenza semplifica anche la vita ai cittadini: prendiamo il caso di un tedesco (o di un cittadino europeo) che si trova in Italia per un periodo di vacanza o di lavoro. In caso di necessità, il cittadino Ue in Italia potrebbe avere non poche difficoltà a orientarsi nella giungla di numeri utili (tanti quante sono le emergenze immaginabili, o quasi). In Italia, infatti, continuano a sopravvivere diversi (troppi) numeri per le emergenze. C'è infatti il '113' gestito dalla Polizia di Stato e il '112', che in Italia (al contrario di quanto avviene in Europa) è il numero che si digita per richiedere il pronto intervento dell'Arma dei carabinieri. A questi, si aggiunge il '117' della Guardia di Finanza per chi intende denunciare illeciti fiscali o reati economici. Per le ambulanze e il soccorso medico il numero ad hoc è il '118'. Per gli incendi boschivi, per fare un caso, si arriva al paradosso di due numeri di emergenza: quello dei Vigili del Fuoco che è il '115' cui si è aggiunto nel tempo il '1515' del Corpo Forestale dello Stato. Chi è in mezzo al mare con una barca in avaria con il mare in tempesta può chiamare il '1530' ovvero il numero blu per le emergenze in mare della Guardia Costiera. E' da quasi tre anni che, con fasi alterne, a cavallo degli ultimi tre governi, è stata avviata in Italia la sperimentazione del numero unico per le emergenze. La fase propedeutica all'attivazione sul territorio nazionale del servizio 112 è stata avviata da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM 4 agosto 2003), che ha anche costituito un gruppo di lavoro per l'avvio della sperimentazione. Il 15 marzo 2005 il Gruppo di lavoro ha approvato lo studio di fattibilità del progetto. Con DPCM del 30 giugno 2005 era stata inoltre istituita, presso il Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie, una specifica struttura di missione, denominata "Unità tecnico-operativa per l'istituzione del Numero Unico Europeo di Emergenza", allo scopo di coordinare tutte le attività necessarie all'attuazione del progetto. Sono poi partite le sperimentazioni in alcune città. Nel frattempo, però, l'Unione Europea (è di oggi la notizia) ha aperto una procedura di infrazione contro l'Italia sul numero unico europeo di emergenza 112. "Chiedo all'Italia - ha spiegato il Commissario Ue per i media e le società dell'informazione, Viviane Reding - di assicurare che tutte le chiamate al 112 siano gestite con la stessa efficienza delle chiamate agli altri numeri di emergenza nazionale da parte di tutti i centri di emergenza in modo che gli europei possano ottenere aiuto quando necessario". Insomma, una 'tirata d'orecchio all'Italia' che non ha ancora razionalizzato la 'giungla' dei numeri di emergenza e avviato un numero unico europeo che è il '112'.

fonte: www.apcom.it

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