::notizie::

Pagina 144 di 271: [<<] [<] [140] [141] [142] [143] [144] [145] [146] [147] [148] [>] [>>] Notizie totali: 812
* Categorie 

Video su proteste della polizia di stato

Per la prima volta nella storia,tutti i sindacati delle Forze di Polizia e Cocer dell’intero comparto sicurezza e difesa, in rappresentanza dei 500 mila operatori della sicurezza e delladifesa italiani, hanno protestato in piazza in Tutta Italia contro l’operato del governo. Infatti, con il recente Decreto Legge nr. 112 emanato il 25 giugno scorso riguardante la manovra correttiva del bilancio dello Stato per il triennio 2009/2011, «sono state assunte decisioni che pongono a rischio la possibilità di continuare a mantenere livelli accettabili di sicurezza e di tutela per i cittadini. Le Lamentele riguardano i previsti tagli nel triennio per oltre tre miliardi di euro sui capitoli di spesa della sicurezza e della difesa delle Amministrazioni dello Stato. «Questi tagli - si legge in un volantino comune - impediranno l'acquisto di autovetture,mezzi e strumenti utili per svolgere il servizio nonchè la possibilità di avere risorse sufficienti e necessarie per le attività addestrative, per i corsi di formazione, rinnovare le armi in dotazione, l'acquisto di munizioni, delle divise e per l'ordinaria manutenzione di uffici e infrastrutture, in particolare quelle di accesso al pubblico, che diventeranno sempre più fatiscenti ". 

Dei video che la dicono lunga su quello che sta succedendo alle forze di Polizia e alla sicurezza in Italia

video  POLIZIA IN PROTESTA 

 video
video
    Condividi   * Permalink Commenti [0]    Registrati e Commenta

SICUREZZA SUL LAVORO MA I SINDACATI DOVE SONO?

Il Decreto legislativo 9 Aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro individua chiaramente le responsabilità che nel caso della vigilanza e della prevenzione ricadono in capo ai dirigenti e non solo, obbliga anche i dipendenti a segnalare tempestivamente le situazioni di pericolo strutturali, le deficienze dei mezzi e dei dispositivi .

Ancora una legge importante ma non dimentichiamo che a tutt'oggi   i sindacati che dovrebbero lottare perchè venga rispettato lo spirito di decreti come 626/94 sono complici addirittura non facendo istituire i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in Comuni come Napoli che però, ipocritamente, spendono milioni per iniziative pubblicitarie hanno solo saputo dar vita ad iniziative pubblicitarie sulla prevenzione nei luoghi di lavoro che sembrano indirizzate solo ad altri.

"CHE I SINDACATI ESCANO ALLO SCOPERTO E CHE GLI OPERAI SIANO PIU' RESPONSABILI"

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

articolo tratto da IL MATTINO:

Un padre accusa: i sindacati sono assenti

ROSA PALOMBA «La gente partecipa ma i sindacati no»: Nicola Iacomino in queste ore è in un letto d’ospedale, ma con la moglie Cecilia non si arrende e sta già organizzando una nuova fiaccolata. Il 4 ottobre 2005 è morto suo figlio Francesco, 32 anni, padre da qualche mese. Nel giorno del suo onomastico, il saldatore specializzato precipitò al suolo mentre ristrutturava una palazzina di Ercolano per conto di una ditta in subappalto. Signor Nicola, nel 2007 si è incontrato con il presidente Napolitano. Come mai? «Da giovani militammo nello stesso partito, non abbiamo mai perso i contatti e io dovevo fargli una proposta». Cosa ha detto al capo dello Stato? «Sono un vecchio fabbro che lavorando perse una gamba, ho frequentato fino alla quinta elementare e ancora me ne rammarico, ma conosco bene il lavoro duro e so quanti rischi ci sono. Al presidente della Repubblica ho detto che in materia di sicurezza sul lavoro non basta stanziare fondi in Finanziaria. Piuttosto, è necessario che i sindacati escano allo scoperto e che gli operai siano più responsabili». In che senso? «L’operaio si espone in prima persona, è l’unico a sapere se un macchinario funziona, se un cantiere è a norma, è il primo a rischiare la vita: deve quindi avere la possibilità di denunciare gli abusi e di essere protetto. Per questo, deve avere più potere e meno paura del licenziamento: questo può accadere solo se i lavoratori si sentono protetti, e non solo da caschi e scarpe antiscivolo, ma dai sindacati». Il 4 ottobre lei organizza una fiaccolata in memoria di suo figlio. «Questa volta vorrei che la cosa avesse più rilievo. Vorrei che partecipassero politici, imprenditori, sindacati e che in prima fila ci fossero i familiari delle vittime dei cantier, che arrivassero a Ercolano da tutta Italia». Quanto guadagnava suo figlio? «Circa quattrocento euro alla settimana per diverse ore al giorno. Mio figlio lavorava sempre al Nord, ma poi diventò padre e non volle più allontanarsi da casa».

Fonte: IL MATTINO

    Condividi   * Permalink Commenti [0]    Registrati e Commenta

PARTITO IL PROGETTO 112 NUMERO UNICO EUROPEO DALLA PROVINCIA DI SALERNO

E' partito alle 23 di Venerdì 10 Luglio, dalla provincia di Salerno, il progetto 112 Numero Unico Europeo, in ottemperanza alla direttiva comunitaria del 2003.

Il servizio e' disponibile per tutte le chiamate di emergenze e soccorso da parte di cittadini italiani e stranieri sia che vengano effettuate dalla rete di telefonia fissa (solo per alcuni distretti telefonici della provincia) che da telefono cellulare.

Le chiamate di emergenza saranno smistate, al 50%, tra le Centrali Operative della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri, attraverso un sistema automatico gestito da Telecom.

Il 112 NUE consentira' alle Centrali della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri di disporre del numero di telefono del chiamante, conoscere il gestore telefonico da cui proviene la chiamata e ricevere entro 7 secondi dall'inizio della conversazione la localizzazione del chiamante.

Con tale servizio l'Unione Europea mira alla massima collaborazione ed efficienza delle Forze di Polizia presenti nei territori degli Stati dell'Unione e per l'Italia di garantire al cittadino italiano e straniero un pronto intervento coordinato tra la Polizia di Stato e l'Arma dei Carabinieri.

Fin da ora, a tutti coloro che si recheranno in vacanza all'estero in un paese dell'UE bastera' ricordare solo questo numero unico il 112 che potra' essere composto da qualsiasi utenza telefonica degli stati dell'Unione.

Per tutte le chiamate in lingua straniera al 112 NUE e' stato attivato il sistema di audio-multiconferenza a tre fra il cittadino straniero che chiama, l'operatore di Polizia e un operatore multilingue con funzioni di traduttore simultaneo.

Occorre sottolineare che le conversazioni in lingua a tre seguono la chiamata quando quest'ultima proveniente da numero 112 NUE venga indirizzata al numero di emergenza sanitaria del 118.

Rimangono comunque attivi, in questa fase iniziale, sia il 112 che il 113, dando la possibilita' al cittadino italiano o straniero di continuare ad utilizzarli.


Fonte: ASCA
    Condividi   * Permalink Commenti [0]    Registrati e Commenta