Proseguono i saggi all'interno della cava di Chiaiano per verificare la compatibilità della stessa con la destinazione dell'area a discarica. DIECI i tecnici impegnati fra cui il professor Giovanni De Medici (docente di idrogeologia e geologia applicata), indicato dagli enti locali. Tre le operazioni che stanno compiendo: 1°) indagine non approfondita, nei primi 4-5 metri, nel piazzale della cava per verificare cosa ci sia al di sotto . 2°) operazione più in profondità fino al livello della falda e anche oltre, fino a 180 metri, per scrutare le caratteristiche del sottosuolo, tra cui la permeabilità del terreno. 3°) si stanno registrando con laser-scanner lungo le pareti della cava il sistema di fratturazione esistente e le condizioni di alterazione dei materiali per la messa in sicurezza. Quando si passerà all'esterno, sarà valutata la questione ambientale, vista l'estesa urbanizzazione e quella logistica per la presenza di una sola strada di accesso, costantemente intasata. Nelle cave di Chiaiano potrebbero già essere stati sversati, in passato, rifiuti tossici: lo denunciano alcuni amministratori locali, chiedendo che i rilievi in corso nel sito individuato per la discarica siano estesi a tutte le cave dell'area, per accertare cosa si trovi sul territorio. Se si accertasse la presenza di rifiuti tossici depositati in passato, si dovrebbe procedere innanzitutto a una bonifica. |