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Wanda Montanelli (Italia dei Valori) in causa contro Antonio Di Pietro

Riceviamo e pubblichiamo

MONTANELLI CHIEDE 1,6 MLN RISARCIMENTO A DI PIETRO (AGI) - Roma, 29 mar. - Risarcimento di 1,6 milioni di euro dei quali un milione per danno esistenziale causato dal non rispetto dei diritti di pari opportunita' e 'cittadinanza femminile' in politica, previsti dagli articoli 2, 3, 51 della Costituzione e delle leggi europee e 600 mila di rimborsi elettorali evasi in base alla legge 157/99 sulla partecipazione attiva delle donne alla politica. E' quanto chiede al Tribunale Civile di Milano nei confronti di Antonio Di Pietro, citato in giudizio, la responsabile delle Pari Opportunita' dell'Idv, la 57enne Wanda Montanelli, al suo 18esimo giorno di sciopero della fame. Assistita dagli avvocati Michele e Maddalena Claudia del Re e da Gianmarco Cesari, Presidente dell'Osservatorio Vittime Lidu (Lega Italiana Diritti dell'Uomo), la Montanelli, come ha detto oggi in una conferenza stampa, spera dal ricorso di ottenere "il riconoscimento" del diritto di pari opportunita' per le donne a far politica. La prima udienza l'11 giugno prossimo. "Di Pietro non ha una buona considerazione della donna, del suo ruolo e delle sue capacita' - ha spiegato la Montanelli - di far politica, fino a violare i dettami della Costituzione: e' un maschilista". Per la Montanelli che non intende "abbandonare" l'Idv, si tratta di vedere riconosciuti diritti acquisiti. "Non ho avuto - ha notato - altra scelta che rivolgermi al giudice, cioe' ad una terza via, per il riconoscimento dei diritti di pari opportunita' e di cittadinanza femminile in politica". Non solo di questi diritti si tratta ma anche dei rimborsi elettorali, previsti dalla legge 157/99, per la partecipazione attiva delle donne alla politica mai corrisposti e che dal 2001 al 2006 ammontano a 600 mila euro. "Questi rimborsi mai dati - ha aggiunto la Montanelli - andranno se riconosciuti a tutte le donne del partito che hanno lavorato e promosso iniziative nel corso degli anni sia politiche che culturali". Da parte sua la Montanelli continuera' lo sciopero della fame, "fino a quando non arrivera' un segnale significativo di restituzione dei diritti di cittadinanza della donna che - ha concluso - mancano da troppo tempo". (AGI) Pat 291605 MAR 08
 

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http://www.comitatoperwandamontanelli.com/

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Campania- Lunedì 31 Marzo 2008 Le Associazioni della Riabilitazione scendono in piazza

L'Associazione per l'autismo "Almeno Credo Onlus" www.almenocredo.org  e Coordinamento familiari disabili gravi Comitato Campania esprime la propria preoccupazione per il grave stato in cui versa il comparto della riabilitazione nella Regione Campania con grave ripercussione sui livelli occupazionali e con conseguente impossibilità di garantire i livelli essenziali di assistenza ai diversamente abili e pertanto lunedì 31 Marzo 2008 si unirà al Coordinamento Associazioni  della riabilitazione (AIAS – ANFFAS – ANISAP – ANPRIC – ARIS – FEDERLAB – SBV – FOAI – GIFFAS – CONFINDUSTRIA CAMPANIA RAGGRUP. REG. SANITA’ – GRUPPO LUBRANO ) per manifestare  unitamente al personale dei centri alle ore 10,30 con raduno presso la sede della Regione della Campania in via S. Lucia 81

Il Presidente Ass. "Almeno Credo Onlus"

Daniele Minichini

leggi il documento inviato alla questura e al Prefetto:   * scarica il file: *

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duemila poliziotti inglesi per proteggereil passaggio della torcia olimpica

 
 

Apprensione a Londra per il passaggio della torcia olimpica: le autorità temono manifestazioni da parte di gruppi umanitari in difesa del Tibet

Scotland Yard si sta preparando per mobilitare circa 2.000 agenti di polizia per proteggere il passaggio della torcia olimpica per le strade della capitale britannica, il prossimo 6 aprile. Diverse associazioni per la difesa dei diritti umani, infatti, stanno organizzando una serie di manifestazioni pro-Tibet, Birmania e Darfur in concomitanza con la sfilata londinese che nell'arco di otto ore attraverserà la City dallo stadio di Wembley all'arena di Greenwich.

La capitale inglese è una delle tappe del tour di 130 giorni della torcia olimpica e, secondo gli esperti della sicurezza, potrebbe essere il punto focale delle manifestazioni in difesa del Tibet. Se l'evento subirà grossi disagi, o se le proteste dovessero rivelarsi violente, è possibile che il viaggio della torcia venga interrotto. Se così fosse, anche la staffetta per le Olimpiadi di Londra del 2012 potrebbe essere a rischio. La torcia olimpica viene portata da 21.880 atleti in 135 città, percorrendo complessivamente circa 136.000 chilometri.
"E' vergognoso che la torcia venga utilizzata per fini politici. Sono preoccupato che tra tre o quattro anni anche la staffetta possa essere abbandonata per colpa di queste assurdità", ha detto al "Times" Neil Fergus, direttore di Intelligence Risks, la società australiana che fa da consulente alle Olimpiadi di Pechino.

I recenti scontri nella capitale tibetana di Lhasa hanno accentuato lo scontento nei confronti della Cina e oltre 1.000 tibetani provenienti da varie zone della Gran Bretagna e del resto d'Europa potrebbero riversarsi sulla capitale inglese. "Londra è una delle capitali culturali ed economiche del mondo, e dobbiamo mandare un messaggio al governo cinese, dicendo loro che non li lasceremo esportare la loro propagando nel resto del mondo", ha detto un rappresentante britannico per la difesa dei diritti umani in Tibet.


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