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Prepensionamento familiari disabili gravi se...... a qualcuno interessa

Riceviamo e pubblichiamo:

 Il Punto di M.Simona Bellini

Carissimi,
Come alcuni di voi sapranno il Parlamento Italiano, sia alla Camera che al Senato, ha considerato inammissibile l’emendamento al Decreto Milleproroghe volto al prepensionamento dei familiari che si curano di disabili gravi e gravissimi, per mancata disponibilità finanziaria.
Il malinteso è nato dal fatto che la Ragioneria Generale dello Stato ha presentato una relazione economica basata sulle richieste evidenziate nella Proposta di Legge ferma da Ottobre in Commissione Bilancio proprio in attesa della relazione. In 2 soli giorni (il 18 è stato presentato il nostro emendamento, il 20 era già pronta la relazione mentre la Commissione Bilancio attendeva da oltre 4 mesi!) la Ragioneria ha presentato la sua relazione nella quale si dichiara che le due proposte erano perfettamente sovrapponibili… ma questo non è vero! Noi chiedevamo che venissero presi in considerazione i lavoratori con almeno 25 anni di contributi versati, mentre nella Proposta di Legge si parlava di 15 anni!
E’ evidente che, diminuendo la platea degli eventuali beneficiari, il costo dell’operazione si sarebbe abbassato notevolmente. E’ importante chiarire che la nostra richiesta voleva sanare almeno le situazioni più pesanti, prevedendo comunque la maturazione del beneficio nel tempo.
Tuttavia, nonostante la disponibilità di diversi Deputati (n. 44) e Senatori (n. 7), e l’unanimità dei consensi raggiunta in Commissione Bilancio, il provvedimento non ha trovato spazio.
Non commentiamo i milioni di euro stanziati per ben altri motivi e a fronte di questi eventi la maggior parte di noi ha espresso la propria volontà di non andare a votare, disgustata dall’atteggiamento ottuso e poco attento alle emergenze sociali dei Governi che da 13 anni si succedono e non ci prestano le necessarie attenzioni. Ma sarebbe come dire che stiamo mollando e che la mattanza degli omicidi/suicidi di genitori che non ce la fanno più può anche continuare nel disinteresse generale, se non per i miseri trafiletti di cronaca che a tali eventi riserva la stampa, senza approfondimenti e volontà di chiarire – e risolverne – le cause!
Tuttavia noi NON VOGLIAMO MOLLARE e se da una parte pretenderemo che gli Ordini del Giorno emanati dal Parlamento sul tema del prepensionamento vengano onorati, dall’altra stiamo cercando di ottenere candidature in tutti i Partiti alle prossime elezioni perché finalmente si possa operare dall’interno delle istituzioni, senza pensare che si possano fare miracoli ma nella certezza che chi si occuperà dei nostri problemi li conosce veramente – e non a chiacchiere – perché li vive ogni giorno.
Aspettiamo di vedere chi ci darà questa opportunità e anche questo sarà un buon metro di giudizio per capire per chi andremo a votare!
Vi faremo avere presto novità, sosteneteci in questa nuova dura battaglia, ne abbiamo bisogno.
Aspettiamo le vostre iscrizioni, e quelle di tutti i nostri amici e simpatizzanti, al Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi! Più siamo forti più avremo voce in capitolo. E’ possibile scaricare la scheda di iscrizione alla pagina: clicca qui.
Vi ricordo che si può iscrivere chiunque creda nel nostro impegno. Gli scopi essenziali sono evidenziati nell’Art. 4 dello Statuto che troverete alla pagina: clicca qui.
Vi ricordiamo anche che non è necessario versare alcuna quota di iscrizione e che l’Associazione, nel pieno rispetto del proprio Statuto, non può accettare beni o denaro a nessun titolo!
Siamo ancora alla ricerca di un testimonial. Proviamo a cercarlo insieme?
Abbiamo bisogno di spazio Internet gratuito per il nostro sito e attendiamo che i proprietari di servizi di Hosting ci offrano presto questa opportunità. Stanno partendo richieste specifiche da parte del nostro Coordinamento. Troveremo qualcuno di buona volontà che sappia rinunciare a qualche decina di euro per darci visibilità? Non disperiamo
La raccolta firme per la nostra Petizione non si fermerà fino a quanto il prepensionamento non sarà una Legge dello Stato. Scaricate il modulo alla pagina: clicca qui
Inviate
le firme raccolte a: Club Letizia, Via Remondini 138, 00128 Roma
Un caro saluto a tutti e NON MOLLIAMO!
M.Simona Bellini
Presidente Nazionale
Tel. 333 9294288

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Napoli - Encomio del Consiglio Comunale a cinque Operatori della Polizia Municipale per indagini su Pedofilia

Cinque operatori della Polizia Municipale di Napoli (I Tenenti Giovanni Galiano - Raffaele Napoli - Giovanni Ponti e gli Assistenti Capo Salvatore Grasso e Raffaele Esposito),  protagonisti nei mesi scorsi delle indagini e degli arresti di un gruppo di pedofili, hanno ricevuto il 25 febbraio un encomio solenne ed una medaglia ricordo dal Presidente del Consiglio Comunale Leonardo Impegno a nome del Consiglio comunale. L'inchiesta era partita nel giugno del 2006 grazie ad una segnalazione alla Polizia Municipale dell'edicolante di via Verdi. Bambini rom venivano adescati da anziani pedofili nella zona di Piazza Municipio e Via Verdi.
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La dottoressa licenziata, perchè pur essendo in malattia ha partecipato ai FATTI VOSTRI, la cassazione ........

Vi ricordate la dottoressa in malattia che ha partecipato alla trasmissione "i fatti Vostri"
 
 
Cassazione: in malattia si può uscire di casa per praticare hobby
 
ROMA (29 febbraio) - Lascia Milano per raggiungere Roma ed esibirsi come cantante lirica a livello amatoriale alla trasmissione "I Fatti Vostri". Fin qua nulla di strano se non fosse che la signora, dottoressa della casa di cura Città di Milano, quel giorno non era andata a lavoro presentando un certificato medico che attestava «coliche addominali». La conseguenza? Licenziata in tronco per l'allontanamento da casa per 24 ore nonostante la malattia.

Ma la Corte di Cassazione ha fatto recuperare il posto a Simona S. stabilendo che non può essere licenziato il dipendente che pratica hobby che lo portano anche fuori casa a patto che queste attività «non pregiudichino la guarigione».

Secondo l'azienda l'allontanamento da casa nel periodo di malattie e addirittura il cambio di città, da Milano a Roma, aveva contribuito ad aggravare le condizioni della dipendente e dunque era giusto licenziarla.

Per la Corte di Cassazione, invece, che ha respinto il ricorso della casa di cura, il licenziamento è illegittimo in quanto «l'esercizio di altre attività lavorative e non lavorative» nel momento in cui il dipendente è a casa in malattia, possono liberamente essere esercitate «allorché non pregiudichino la guarigione o la sua tempestività». Tra queste concessioni vi sono, elenca la Cassazione, «attività amatoriali, hobbistiche e persino sportive». Se non fosse così sarebbe lesa «la libertà di espressione dei diritti della persona».

La Cassazione ha inoltre aggiunto che «erano state predisposte tutte le cautele circa la scelta dei mezzi di trasporto a cura della Rai» e che «il viaggio in una stagione clemente e il riposo in albergo per ripartire il giorno successivo (il tutto nello spazio di 24 ore)» non aveva pregiudicato le condizioni di salute della donna.

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