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5 novembre inizia discussione in Senato della FINANZIARIA.
E' in corso l'esame in Senato della Finanziaria 2008 (ddl 1817), del Bilancio di previsione (ddl 1818) e del decreto-legge recante "interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale" (ddl 1819). La Commissione Bilancio concluderà l'esame dei documenti finanziari entro mercoledì 31 ottobre mentre l'esame in Aula di Finanziaria e Bilancio avrà inizio nella seduta pomeridiana di lunedì 5 novembre e si concluderà nella giornata di mercoledì 14 novembre. L'approvazione del decreto-legge è invece prevista nella giornata di giovedì 25 ottobre.
Intanto, sono stati 1.787 emendamenti al testo di cui 805 dall'opposizione e 982 dalla maggioranza. Di questi 44 sono stati presentati dal relatore e 39 dal governo. Tra i gruppi della maggioranza il maggior numero di proposte di modifiche e' stato presentato dall'Ulivo con 261 richieste, seguito dalle autonomie (126) e dal Misto-Idv (125). Per quanto riguarda l'opposizione invece il maggior numero di emendamenti e' stato presentato dalla Lega nord (238), dall'Udc (207) e da An (204).
Napoli - l'itinerario del Papa
LA VISITA DEL PONTEFICE | Ultimi ritocchi sul percorso dalla piazza al Seminario Scatta il piano traffico: divieti fino a mercoledì prossimo | |
SALVO SAPIO Occhi elettronici per accompagnare il corteo papale attraverso la città, un vestito di 17mila fiori per vestire le strade gremite di fedeli e di speranza. Napoli non dormirà per rendersi più bella e per garantire il massimo della sicurezza all’evento, lavori anche di notte per mettere a punto le telecamere che terranno sotto controllo le strade attraversate dal Pontefice. Cantieri aperti sotto le stelle per sistemare fin nei minimi dettagli le strade; operai al lavoro a ciclo continuo per allestire il palco di piazza del Plebiscito e curare gli spazi riservati a chi assisterà alla messa. Ieri la giunta comunale si è riunita per varare la delibera che stanzia oltre centoquarantamila euro per il sistema di videosorveglianza; per la precisione saranno impegnati 142mila euro per 38 telecamere dotate di un braccio mobile (i cosiddetti impianti brandeggiabili) e le 16 telecamere fisse posizionate in via Toledo, piazza del Plebiscito e piazza Trieste e Trento. Sarà attiva una centrale operativa nella sala Bobbio di palazzo San Giacomo. I percorsi protetti saranno, in totale, quattro chilometri; quattordici chilometri di transenne saranno utilizzate per circoscrivere le aree controllate con l’impegno di duemila poliziotti. Senza contare l’attività di circa milleduecento agenti di polizia municipale, impiegati anche per controllare l’area che da oggi fino al 23 sarà interdetta a circolazione e sosta. Il comandante Schettini e l’assessore Mola hanno seguito passo dopo passo l’attuazione delle ordinanze che, oltre all’eccezionalità di domenica, limiteranno il traffico per tutta la durata del meeting. «Lo sforzo è massimo - spiega l’assessore Mola - abbiamo lavorato intensamente e siamo convinti che l’impegno darà i suoi frutti in termini di funzionalità e immagine della città». Una città che si è rifatta il trucco. E sarà bellissimo osservare lo spettacolo di 17mila fiori che segneranno le strade di Napoli. Orchidee, gerbere e crisantemi certificati secondo lo standard garantito «Fiori della Campania», provengono tutti da vivai locali, per iniziativa dell’assessorato regionale all’Agricoltura. Ieri, intanto, in piazza Trieste e Trento scena di altri tempi con scalpellini al lavoro per sistemare i sanpietrini. Un intervento che andrà avanti anche oggi per garantire una pavimentazione perfetta in una delle strade che sarà attraversata dal corteo papale. «Ci sono circa seicento volontari della protezione civile impegnati - afferma l’assessore Nugnes - e stiamo mettendo a nuovo tutte le arterie cittadine che saranno attraversate dal percorso del Pontefice e quelle che saranno al centro del meeting di preghiera. Un’attenzione capillare che si concretizza nella verifica, metro dopo metro, delle aree interessate». Giorgio Nugnes sarà a capo del pool di pronto intervento allestito nel Comune con tecnici dell’Arin, della Napoletanagas e delle reti di servizi allertati 24 ore su 24. Da stanotte, poi, i cassonetti presenti nella zona interessata dal percorso del Papa saranno sigillati e quindi non utilizzabili fino a domani sera. Il cuore dell’evento di domenica sarà piazza del Plebiscito. Qui si sono concentrati gli sforzi dei volontari della protezione civile. Sistemate ottomila sedie, allestiti i percorsi transennati, predisposti anche ventimila impermeabili che dovranno coprire l’eventuale emergenza pioggia. Le previsioni non sono incoraggianti tanto che il sindaco ha spiegato: «La grande paura è la pioggia, sono certa che per il resto funzionerà tutto bene». Una città di fiori ed efficienza. Napoli vuole mostrarsi così, con cuore e mente interamente proiettati alla messa che Benedetto XVI celebrerà in piazza del Plebiscito. Evento centrale, tanto che nelle altre chiese della città non saranno celebrate messe in contemporanea. Per chi non troverà spazio in piazza le dirette sugli otto maxischermi e in televisione. Stasera, infine, la cena di gala per le delegazioni straniere. Un assaggio di Napoli offerto dal Comune nella sala d’onore di Castel dell’Ovo. | Fonte: IL MATTINO
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Napoli - lettera di genitori per la sospensione dei pagamenti della Regione Campania per l'assistenza a disabili mentali della Cooperativa GESCO
Riceviamo e pubblichiamo il testo integrale della lettera della lettera inviata da un gruppo di genitori di Napoli al Corriere del Mezzogiorno
Caro direttore, come familiari non possiamo stare in silenzio mentre l'esistenza dei nostri figli, fratelli, talvolta dei nostri stessi genitori, rischia di tornare indietro, di perdere una qualità di vita personale e relazionale che l'impegno dei cooperatori sociali Gesco che lavorano nei Servizi di Salute Mentale e di assistenza alle persone in difficoltà, hanno guadagnato per loro ed anche per noi. Da un anno la Regione non paga e molte associazioni sono in agitazione e si annuncia uno stop di tre giorni dell'assistenza. Per noi questa è una tragedia.
I nostri familiari, da quando sono impegnati in percorsi riabilitativi sostenuti dagli operatori sociali delle cooperative, hanno subito meno ricoveri in «Trattamenti Sanitari Obbligatori » e diminuito il ricorso delle cliniche private; che sono migliorate le loro capacità di vivere consapevolmente i diritti da cittadini non più esclusi, ed al contrario che sono meno frequenti le crisi sia in famiglia che fuori casa, per aver ri-appreso ad abitare ed a confrontarsi con altri. Come non sottolineare allora questo risparmio grande e virtuoso, in tempi di difficoltà economica delle Asl campane? E ciò è stato possibile in questi anni grazie ad un intervento terapeutico che ha puntato sulla mobilizzazione delle risorse delle stesse persone in difficoltà, sulla messa in gioco delle competenze degli operatori sociali e sulla creatività che le missioni della cooperazione sociale garantisce: con cambiamenti e ridefinizioni personali e progettuali. Come non aver paura però che tutto questo possa svanire, specie quei percorsi di abilitazione alle attività lavorative che molte cooperative hanno avviato per i nostri familiari in difficoltà; come non temere il ritorno dell'«ottundimento» farmacologico che nel passato ha ridotto i nostri parenti a vegetali, con nulla da fare per tutto il giorno.
Non si può tornare indietro. Non vogliamo nuovi manicomi per loro, non vogliamo più restare soli come famiglie. Noi tutti abbiamo bisogno di queste organizzazioni cooperativistiche come il pane. Il rischio di ammalarci di nuovo è grande: di rabbia per un diritto alla salute disatteso, di solitudine per la lontananza delle istituzioni e per l'isolamento che ne potrà venire: così non si potranno che produrre nuove malattie e disagio per loro, per noi famiglie e per il contesto umano della città. Chiediamo perciò con la forza della speranza e del nostro acuto bisogno che gli operatori sociali vengano sostenuti ed incoraggiati a continuare il loro lavoro, prezioso per noi e per la città tutta, se davvero Napoli vuole continuare ad essere e sentirsi una città sociale e democratica.
I familiari di disabili e malati psichici
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