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un si compatto per il vigile di quartiere nato dal gruppo parlamentare Napoli 2012

Un sì compatto per il vigile di quartiere Francesco Schlitzer * Martedì scorso è stata depositata - alla Camera e al Senato - una proposta di legge bipartisan firmata da quindici parlamentari campani per introdurre in materia di sicurezza una misura concreta ed attuabile in tempi ragionevoli. Primi firmatari il senatore Antonio Polito della Margherita e il deputato Claudio Azzolini di Forza Italia. La proposta di legge prevede la progressiva specializzazione di una parte del corpo della Polizia municipale, investendola di funzioni di controllo del territorio in coordinamento con le altre forze dell’ordine.Questa iniziativa nasce dal lavoro del gruppo parlamentare Napoli 2012 - promosso dall’associazione L’Altra Napoli Onlus - al quale hanno contribuito anche autorevoli giuristi e specialisti in materia di sicurezza. L’idea di coinvolgere la Polizia municipale non è certamente nuova, ma tutti i precedenti progetti parlamentari non hanno finora prodotto risultati. Questo soprattutto perché questi progetti di legge miravano ad estendere la qualifica di agente di pubblica sicurezza all’intero corpo dei vigili urbani, il quale - come tutti sanno - presenta al suo interno professionalità molto diverse e non sempre rispondenti ai delicati compiti di contrasto della criminalità diffusa. Tale ipotesi è stata quindi sempre osteggiata dai governi in carica, sia di centrosinistra che di centrodestra. La novità della proposta di legge del gruppo parlamentare Napoli 2012 sta invece nel fatto che si permette ai sindaci delle grandi città di poter addestrare delle Unità di prossimità dedicate al controllo del territorio presso le scuole di Polizia e Carabinieri già esistenti. Il testo rinvia al ministero dell’Interno, insieme all’Anci ed ai sindacati delle Polizie municipali, l’individuazione nel dettaglio delle caratteristiche ed i compiti di tali unità. Ma senza dubbio i Comuni metropolitani potrebbero contribuire con proprie risorse, e di intesa con il prefetto, ad una più capillare presenza di «divise» - professionalmente adeguate - nei quartieri della città e a far sentire il Comune e lo Stato più vicino al cittadino. Si tratta, a nostro avviso, di un primo concreto passo verso l’obiettivo di «sicurezza partecipata», di cui tanto si parla anche fra i diversi schieramenti politici. L’impatto economico di questa operazione potrebbe essere minimizzato seguendo il progressivo turn-over del personale. A Napoli, l’età media degli oltre 2300 vigili urbani è piuttosto elevata e perché allora non destinare i neo-assunti a queste nuove Unità di prossimità? L’istituzione di queste Unità con compiti ben definiti farebbe sì che questo personale operi in strada e non si trasformi in inutile personale amministrativo - fenomeno molto diffuso a Napoli e in altre grandi città. L'Altra Napoli ed i firmatari delle proposte di legge faranno tutte le pressioni possibili affinché il contenuto del disegno di legge possa entrare a far parte del pacchetto sicurezza in discussione al governo o meglio ancora nell’ambito della legge finanziaria. Sarebbe tuttavia auspicabile che anche gli altri parlamentari campani che non hanno ancora sottoscritto la proposta - insieme ai rappresentanti campani nel governo e al sindaco formassero una «lobby» compatta per Napoli, chiedendone - con una sola voce - la rapida approvazione di questa legge. Per una volta sarebbe Napoli ad avere il merito di far approvare una misura utile da Milano a Palermo. Francesco Schlitzer * L’Altra Napoli onlus

Fonte: IL MATTINO


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Napoli -Visite anche virtuali al Real Orto Botanico

Specie botaniche eccezionali o introvabili altrove, censite dal Wwf e diffuse in vaste aree della Campania. Per scoprirle parte una vera e propria caccia al tesoro verde nel Real Orto Botanico. E insieme si avvia un interscambio per promuovere con il supporto dell'Università la tutela delle specie rare presenti in Campania. L'appuntamento è anche un invito ad andare alla scoperta delle aree protette campane, in parchi nazionali e regionali e oasi del Wwf.
Va ricordato che dal lunedì al venerdì il magnifico giardino di via Foria è aperto ai visitatori (sia in gruppo sia singoli) e per accedervi è sufficiente prenotarsi telefonicamente (081 449759 - 455654). E per le visite virtuali dei molteplici habitat rappresentati tra i viali dell'Orto botanico, l'indirizzo internet è www.ortobotanico.unina.it  .
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Napoli- Le 'IENE' a Palazzo San Giacomo per il bollino blu

GIULIO GOLIA E UNA TROUPE DI ITALIA UNO A SAN GIACOMO
Bollino blu, visita delle «Iene» al Comune

Vanno via contromano. L’assessore Borrelli: ho bloccato la loro auto


SALVO SAPIO Una troupe delle Iene a palazzo San Giacomo e l’assessore all’Ambiente, Rino Nasti, diventa suo malgrado protagonista di un servizio della trasmissione di Italia Uno. A guidare l’incursione nel Comune è Giulio Golia, già «Hulko» nelle prime edizioni dello show ed oggi inviato privilegiato per i servizi da Napoli. Golia e il suo cameramen imperversano prima in piazza fermando gli automobilisti alla ricerca di chi circola senza bollino blu. Le Iene, infatti, hanno deciso di montare un caso sulle auto che circolano nei centri urbani senza l’adesivo che dà il via libero per il livello di gas emessi. Prima gli automobilisti, quindi Golia ha cercato di fermare anche vigili urbani e agenti di polizia, sempre alla ricerca di auto senza bollino. «Quando sono saliti nei nostri uffici - spiega l’assessore Nasti - li abbiamo ricevuti e abbiamo risposto serenamente alle loro domande. Certo lo stile delle Iene è noto a tutti e, per questo, mi sono sforzato di essere il più chiaro possibile. Golia mi ha chiesto informazioni sul bollino blu per le auto di servizio. Io gli ho spiegato che le auto nuove, per i primi quattro anni di immatricolazione, non hanno l’obbligo del bollino blu. Eppoi io non uso l’auto di servizio, circolo sempre in motorino». Scompiglio negli uffici di palazzo San Giacomo per l’incursione. Il raid delle Iene è proseguito in piazza Matteotti dove, però, sono incorsi in una disavventura. «Li ho visti in taxi - racconta l’assessore provinciale Francesco Borrelli - andavano via contromano. Li ho fermati spiegando all’autista che quella strada era a senso unico».
Fonte:Il Mattino


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