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Marano di Napoli - cattiva ricezione Tim: un problema per Comune e cittadini

Il Comune di Marano di Napoli ha cambiato il gestore per la telefonia mobile da vodafone a Tim. Perciò i dipendenti che usufruiscano di cellulare di servizio(ufficio tecnico, polizia municipale etc)hanno difficoltà a comunicare perchè non c'è una buona copertura.
Nonostante la Tim assicuri di aver effettuato diversi interventi sul ripetitore si deve riscontrare che la ricezione Tim(qualsiasi sia la marca e il modello del cellulare)varia da zona a zona e a secondo del tempo meteorologico.
Pertanto perdete ogni speranza voi che che avete il gestore TIM e auguriamoci che il Comune si faccia sentire dalla Tim o che cambi gestore
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Rischi il posto se denigri l'Azienda

Cassazione: si può essere licenziati

Il lavoratore che discredita l'azienda parlando male dei servizi offerti e della professionalità dei colleghi, rischia di perdere il posto. Lo stabilisce la corte di Cassazione che ha accolto il ricorso di una struttura sanitaria brianzola che aveva licenziato una infermiera perché, tra l'altro, aveva "profferito espressioni offensive sulla capacità e sulla professionalità del personale, soprattutto di due caposala".

Il Tribunale di Monza, nel 2003 e, successivamente la Corte d'appello di Milano, nel dicembre 2004, avevano giudicato illegittimo il licenziamento dell'infermiera di Monza, sostenendo che l'avere parlato male dell'azienda e dell'operato dei colleghi non era tanto grave, viste le accuse "generiche", da determinarne l'espulsione. Ora la Cassazione ha accolto il ricorso dell'azienda ospedaliera che ha insistito per la legittimità del licenziamento e ha disposto la celebrazione di un nuovo processo.

Con la sentenza numero 19232 del 14 settembre la corte di Cassazione ha sottolineato che l'infermiera, una volta allontanata, aveva cercato contatti con gli altri dipendenti al fine di "propalare notizie e valutazioni offensive nei confronti della società". 

Parlare male dell'azienda può dunque - secondo la Cassazione -  mette a rischio il posto di lavoro in quanto la maldicenza può esprimere una "potenzialità negativa sul futuro adempimento degli obblighi" del dipendente, e fa vacillare il rapporto di fiducia con il datore di lavoro.

Fonte : http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo379721.shtml

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L'ex Prefetto Serra alto Commissario per la lotta alla corruzione nella P.A.

Un Alto Commissario contro la corruzione nella Pubblica Amministrazione. Un sito dedicato www.anticorruzione.it e, prossimamente, uno sportello anche on line dove cittadini e pubblici impiegati potranno rivolgere le proprie segnalazioni e denunce.
Ci auguriamo che questo sia un primo passo concreto e non il solito programma pieno di intenti e vuoto nella sostanza e che soprattutto quando ci saranno i primi risultati concreti qualche politico di turno non smantelli tutto.
Perciò auguriamo un buon lavoro al dr. Serra e nel ns piccolo contribuiremo a portare un pò di pulizia.
 
Daniele Minichini
 

Il Sole 24 ore 6/9/2007 di Claudio Tucci

«Il grave il livello di corruzione in Italia ci danneggia soprattutto sotto il profilo economico». Lo ha detto Achille Serra nel corso della cerimonia d'insediamento ad Alto commissario per la prevenzione e contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito nella pubblica amministrazione. L'ufficio, che opera all'interno della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha il compito di ricostruire e individuare i fenomeni sintomatici di forme di illecito, per approfondirne le cause e indicare i possibili rimedi.

L'ex prefetto di Roma, condividendo l'appello di Confindustria di espellere chi soggiace al racket, invita a fare lo stesso con chi paga tangenti. Serrra ha ricordato come la proposta del sindaco di Roma Walter Veltroni di affidare la materia degli appalti ai prefetti, non sia altro che un sintomo di allarme lanciato dalle istituzioni, soprattutto locali, verso il problema corruzione. Di qui, secondo Serra, la necessità prioritaria di affrontare seriamente la piaga della corruzione nella Pubblica amministrazione, soprattutto se si tiene a mente il dato fornito dalla Banca mondiale che vede il Belpaese all'ultimo posto in Europa, dopo la Grecia, in tema di corruzione.

«Andremo a vedere i privilegi, le caste, i consorsi pubblici», sottolinea Serra.
Tre i fronti su cui l'Alto commissario incentrerà l'attività dell'ufficio. In primo luogo, un'attività di studio del fenomeno. «Appena insediatomi - spiega Serra - ho dato incarico ai miei collaboratori di sviluppare una mappa delle zone a rischio corruzione, che dovrà essere pronta entro una settimana». Necessaria, poi, una proficua collaborazione con gli enti locali, Regioni, oltre che svolgere specifici interventi di promozione nei licei e nelle università.

Terzo fronte, infine, di attività dell'ufficio, sarà riservato all'aspetto investigativo, dove l'Alto commissario si avvarrà, tra l'altro, di un nucleo speciale della Guardia di finanza, appositamente distaccato presso l'ufficio. «Voglio avere 30 esposti al giorno», sottolinea Serra. Esposti che non potranno più essere anonimi, ma a prova di privacy. I dipendenti che vengono a conoscenza di illeciti, tramite un canale telematico ad hoc, potranno segnalare gli episodi di corruzione senza che il loro nome venga conosciuto.
Apriremo inoltre, aggiunge Serra, un contatto con i cittadini e un numero verde. «Il tutto - conclude l'ex prefetto di Roma - in uno spirito di collaborazione e non inquisitorio e con l'augurio di riuscire di ingenerare nel cittadino maggior sicurezza nella Pubblica amministrazione, dando all'estero un' immagine migliore del nostro Paese».


(*) ACHILLE SERRA entra in Polizia nel 1968. Le tappe della sua carriera: dirigente della Squadra Mobile di Milano ; capo della Digos di Milano ; capo della Criminalpol di Milano ; direttore del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato ; questore di Milano ; prefetto di prima classe e vice capo vicario della Polizia ; prefetto di Palermo ; questore di Firenze (anche nel periodo del Social Forum) ; prefetto di Roma.  


 
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