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Per sorridere un po'
Riportiamo uno stralcio di un articolo del giornalista Zucconi. Zucconi nel suo articolo che si intitola "Non usate il trapano sotto la doccia" , racconta del dilagare negli Stati Uniti della mania di applicare sulle confezioni dei prodotti avvertimenti idioti per i consumatori, tipo "non usare il trapano sotto la doccia", appunto. Gli uffici legali delle grandi aziende abbondano perché impauriti dai risarcimenti milionari che negli USA sono all'ordine del giorno. Alcuni di questi avvertimenti che Zucconi scrive nel suo articolo: - su un asciugacapelli l'etichetta ammonisce "Non usare mentre si dorme";
- sul passeggino pieghevole il costruttore consiglia di "rimuovere il bambino prima di ripiegarlo";
- una scatola di veleno per topi informa che "questo prodotto ha provocato il cancro in topi da laboratorio";
- il ferro da stiro non va assolutamente "usato per stirare abiti mentre li indossate";
- sul retro del grande ventaglio di cartone da dispiegare dietro il parabrezza per evitare che il cruscotto e il volante esposti al sole divengano incandescenti, compare a grandi lettere l'invito "a non guidare la vettura con il ventaglio aperto sul parabrezza";
- la scatola della pizza recapitata a casa informa che "la pizza può essere calda";
- il termometro per sederini insegna a "non usarlo oralmente dopo averlo usato per via rettale";
- sulla fascetta di carta attorno allo scopino del wc c'è scritto "da non usare per igiene orale.
Per il Times, Napoli diventa Mafia city
Times: «Segnali di declino nella città della mafia» | | | Napoli diventa Mafia city. Il San Carlo la metafora che dimostra il declino della città. Titolo inequivocabile, autocelebrazione compresa: «Facing ruin in Mafia city: the opera house saved by British troops». Tradotto il senso è questo: nella città della camorra è in crisi anche il teatro che i soldati inglesi salvarono dalla distruzione nel 1943. Il Times di Londra ha dedicato ieri un’intera pagina online (e mezza pagina cartacea) alle vicende di Napoli, intrecciando l’emergenza criminalità con la crisi del Massimo. «Una crisi finanziaria - scrive l’articolista Richard Owen, sta minacciando il futuro di più antico teatro d’opera d’Europa. Il San Carlo è stato posto sotto controllo statale dal ministro Rutelli». Quindi vengono riprese le dichiarazioni dei giorni scorsi di molti intellettuali, tra cui Roberto De Simone. Infine l’aggancio con la camorra, perché - viene ricordato nell’articolo del Times - che appena il giorno prima si sono registrati due morti ammazzati. tratto da IL MATTINO |
La Cassazione sentenzia che gli ausiliari del traffico possono multare solo per divieto di sosta
Roma, 31 lug. - (Adnkronos) - No allo strapotere dei 'vigilini'. La Cassazione ricolloca ai loro ranghi gli ausiliari del traffico, ricordando che non possono multare le automobili che occupano la corsia preferenziale e che possono intervenire sulle violazioni al Codice della strada solo in "materia di sosta". In questo modo la seconda sezione civile, sentenza 16777, ha accolto il ricorso di una automobilista della capitale, Daniela B., che era stata multata da un ausiliare del traffico "per aver circolato nella corsia di percorrenza riservata ai mezzi pubblici". Nonostante il parere contrario della Procura generale che chiedeva di ritenere valida la multa, la Suprema Corte ha accolto il ricorso dell'automobilista ridimensionando i poteri dei cosiddetti 'vigilini'. "Gli ausiliari del traffico - mette in chiaro piazza Cavour - sono legittimati ad accertare e contestare violazioni a norme del Codice della strada" nella misura in cui tali violazioni "concernano le disposizioni in materia di sosta. Laddove esse consistano in condotte diverse, quale, la circolazione in corsie riservate ai mezzi pubblici, l'accertamento può essere compiuto dal personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico di persone, ma non anche dagli ausiliari del traffico". La Cassazione, dettando le regole d'oro per arginare i ricorsi di tanti automobilisti illegittimamente multati dagli ausiliari del traffico, ricorda che il legislatore "ha avuto cura di puntualizzare che le funzioni" che possono svolgere i 'vigilini' "riguardano soltanto le violazioni in materia di sosta e limitatamente alle aree oggetto di concessione poiché la loro attribuzione è apparsa strumentale rispetto allo scopo di garantire la funzionalità dei parcheggi, che concorre a ridurre, se non a evitare, il grave problema del congestionamento della circolazione nei centri abitati". In questo senso, ricorda ancora piazza Cavour, "è significativo che" agli ausiliari del traffico "può essere conferita anche la competenza a disporre la rimozione dei veicoli, ma esclusivamente dovunque venga impedito di accedere a un altro veicolo regolarmente in sosta, oppure lo spostamento dei veicoli in sosta, in seconda fila negli spazi riservati allo stazionamento e alla fermata dei veicoli". In ogni caso, dice la Suprema Corte nel bacchettare il Comune di Roma che è stato anche condannato a pagare tutte le spese processuali sostenute dall'automobilista (1.200 euro), "l'Amministrazione non ha fornito alcuna prova che la violazione sia stata accertata da soggetto abilitato, limitandosi il verbale alla mera qualificazione dell'operante come ausiliare del traffico".
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