Marano, Venerdi 2 marzo 2007 - Presso la sala consiliare comunale (Scuola Socrate, Via Giovanni Falcone), il Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili Gravi e Gravissimi ha presentato le Proposte di legge Bellillo e Di Lello. Scopo? Consentire ai lavoratori, con persone disabili gravi in famiglia, di andare in pensione prima dei termini previsti, e poter assistere in tal modo, a tempo pieno, il proprio congiunto. Alla manifestazione sono intervenuti l'On.le Katia Bellillo (C.I.), Daniele Minichini (presidente dell’associazione Almeno credo onlus) Simona Bellini del Coordinamento Nazionale ed alcune Associazioni campane che si occupano di disabilità. Non ha fatto mancare la propria presenza il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, mentre era assente il magistrato senatore Giuseppe di Lello Finuoli (disegno di legge 1217), la cui partecipazione era stata annunciata. La manifestazione è iniziata in maniera quasi goliardica, come testimonia una foto del servizio, ma la gravità dei problemi sul tappeto, ha ben presto preso il sopravvento. I relatori, difatti, hanno illustrato al pubblico presente, nei dettagli, quale dramma vivano le famiglie dei disabili gravi. “Avere in casa un disabile non autosufficiente, è una sofferenza che si patisce ogni minuto della giornata – ha detto Daniele Minichini, presidente dell’ Associazione per l’Autismo "Almeno Credo" ONLUS, che a sede a Marano di Napoli, continuando – questa sofferenza ha tante facce, tutte molto dolorose: la consapevolezza che la vita di un’altra persona dipende irrevocabilmente da noi, che non possiamo cedere un istante, nemmeno per piangere, che siamo obbligati ad essere forti, anche quando vorremmo crollare e che – ha continuato Minichini concludendo - le nostre rivendicazioni, spesso sono lette come richieste di privilegi”. Sul medesimo registro gli interventi di Katia Bellillo, dei rappresentanti di alcune associazioni del settore, e del Sindaco di Marano, Salvatore Perrotta (accompagnato dall’assessora Maria Gentile), visibilmente impressionato dalla gravità dei problemi posti sul tappeto. In chiusura, c’è da evidenziare come gli altri sindaci del comprensorio, pur invitati, non hanno partecipato, né inviato delegati alla manifestazione. Tratto dal sito www.laltramarano.it |