24/6/2006 Napoli - Gli Ambientalisti: un tavolo con il Sindaco
IL MATTINO
24/6/2006 Napoli - Gli Ambientalisti: un tavolo con il SindacoUn incontro su traffico e smog è stato chiesto al sindaco e agli assessori competenti dal Coordinamento associazioni ambientaliste composto da Alberti, Familiarie e vittime della strada, Mascagna, Megaron, Assopedoni, Asfodelo, Cicloverdi, Piazza Leonardo, Salvanardones, Parco Viviani, Ennio e Rosa, Legambiente, Mammeantismog, Sinistra ecologista, Italia nostra, Wwf.
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Commenti [0] Registrati e Commenta 23/6/2006 Italiani al volante: nel 2005 in calo le multe e i punti sottratti. Indagine QuattroruoteNel 2005 gli italiani al volante sono stati un po' più disciplinati rispetto al 2004. Lo dimostra Quattroruote nel numero di luglio, in edicola tra qualche giorno. Elaborando i dati del ministero delle Infrastrutture, il mensile ha infatti scoperto che lo scorso anno i punti sottratti sono diminuiti del 17,8% e i relativi verbali sono calati del 16,3% rispetto all'anno precedente. Ciò nonostante il fatto che, sempre lo scorso anno, Polizia e Carabinieri abbiano complessivamente elevato circa 260 mila contravvenzioni (comprese, cioè, le multe senza sottrazione di punti) in più rispetto al 2004.
In particolare, nel 2005 i verbali che hanno prodotto una effettiva decurtazione di punteggio sono stati 1,9 milioni, circa 380 mila in meno rispetto ai 2,3 del 2004. I punti sottratti, invece, sono stati 7,1 milioni, un milione e mezzo in meno rispetto agli 8,6 del 2004. Elaborando altre cifre fornite dalle forze di polizia, Quattroruote ha scoperto un altro dato interessante: nel 2005 sono crollate le multe fatte nelle grandi città. In particolare, i verbali sono diminuiti del 20% a Roma, del 18% a Milano e del 22,6% a Torino (non è stato fornito il dato di Napoli). Complessivamente nelle tre metropoli italiane sono state elevate 1,4 milioni di multe in meno (da 7,3 a 5,9 milioni). In controtendenza i dati relativi a Firenze (+ 19,6%) e a Bologna (+ 7,4%). helpconsumatori
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Commenti [0] Registrati e Commenta 19/6/2006 REFERENDUM. I motivi del Si e del No: intervista a Salvini (Lega) e a Olivero (Acli)Il 25 ed il 26 giugno prossimo gli italiani saranno chiamati ad esprimersi sul disegno di legge di riforma dell'intera Parte II della Costituzione votato dalla maggioranza di centro destra durante la scorsa legislatura. La riforma coinvolge sia gli organi costituzionali (Parlamento, Presidente della Repubblica, Governo, Corte Costituzionale) che le attribuzioni e gli ambiti di autonomia degli enti territoriali nel loro rapporto con il Governo centrale. In particolare, il quesito del referendum recita: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente 'Modifiche alla parte II della Costituzione' approvato in seconda votazione dalla Camera dei Deputati il 20 ottobre 2005 e dal Senato della Repubblica il 16 novembre 2005 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.269 del 18 novembre 2005?".
Per conoscere le ragioni e anche capire il significato delle modifiche previste dal Referendum HC ha intervistato due esponenti degli opposti schieramenti di voto: per il Sì Matteo Salvini (Lega Nord) e per il No Andrea Olivero (Acli) helpconsumatori Premierato, Senato federale, Corte Costituzionale, devolution. Questi gli argomenti su cui si è espresso Matteo Salvini, Lega Nord. "Se vince il sì - dice Salvini - innanzitutto si va avanti, perché il dramma di un'eventuale vittoria del no è che per cinque anni si rimarrebbe fermi al palo. Il Senato Federale significa che si occuperebbe principalmente delle materie devolute alle Regioni, quindi più vicino al territorio, sanità, scuole e polizia locale innanzitutto, mentre la Camera si occuperebbe di tutte le norme che rimangono di competenza statale. È un buon primo passo sulla via del federalismo, sicuramente non un punto di arrivo ma un punto di partenza". Sul fronte opposto Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli ha invitato gli italiani a riflettere e a votare per il "No". Votare No significa "sconfiggere questo progetto di demolizione della Costituzione per riaffermare il primato della convivenza civile orientata al perseguimento del bene comune", sostiene il presidente. Tuttavia Olivero si augura "che non appena verrà scongiurata questa riforma costituzionale, le forze politiche della maggioranza e dell'opposizione, si impegnino a dialogare con la società civile ponendo mano ad un adeguamento della Carta costituzionale per rispondere alle sfide attuali del paese ritrovando i valori che sono alla base della nostra convivenza". a cura di Sabrina Bergamini e Valentina Corvino helpconsumatori
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