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27/4/2006 ON LINE LA GAZZETTA UFFICIALE DEL REGNO D\'ITALIA

D'ora in poi sarà consultabile on line la Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, liberando notevoli spazi negli archivi, rendendone più facile la visione attraverso il web. Il progetto, - chiamato "Au.G.U.Sto" (che non è altro che acronimo di: "Automazione della Gazzetta Ufficiale Storica"), - intende digitalizzare i fascicoli pubblicati dal 1861 al 1946 e in prospettiva fino al 1987. Di esso ha dato notizia dal prof. Pierluigi Ridolfi, componente del CNIPA, in occasione del convegno bolognese: "Per una PA senza carta: dal progetto alla realtà". La Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia e della Repubblica italiana fino al 1987 sarà poi consultabile direttamente sul sito del Cnipa. Sul fronte della dematerializzazione dei documenti, il prof. Ridolfi, citando il recente "Libro Bianco", ha ricordato che "ormai sono disponibili non solo tutte le tecnologie ma anche le norme, a partire dal Codice dell'Amministrazione Digitale, per procedere ad un ampio processo di trasmigrazione dalla carta
al digitale". È senz'altro evidente, anche sul piano della lotta agli sprechi, che quella della dematerializzazione è una via ritorno: si potrà avere un notevole risparmio di costi, di spazio e di carta, ma anche (o soprattutto) un considerevole miglioramento della efficienza dei servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione.

http://www.governo.it
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26/4/2006 Napoli: GdP, fino ad un anno per pubblicazione sentenza

Alcune settimane fa, su Rai 3 una trasmissione televisiva denunciava la gravissima crisi organizzativa della “Giustizia “ a Napoli. Molti napoletani si sono sorpresi, altri hanno scoperto un mondo assurdo di disorganizzazione ed abbandono. Gli avvocati hanno rilevato che quel che si è visto in TV era solo la punta di un iceberg mentre la realtà è sicuramente peggiore ed al di là di ogni umana immaginazione. Senza entrare nei dettagli più tecnici, basta pensare che fra la decisione di una causa e la pubblicazione della sentenza di un Giudice di Pace passano diversi mesi, a volte un anno, ma come se non bastasse, fra la pubblicazione della sentenza e la possibilità di avere una copia della stessa, passano minimo altri sei mesi. In pratica questo vuol dire che fra quando, dopo un iter più o meno lungo, la causa è stata finalmente decisa, e quando il cittadino potrà leggere la tanto agognata sentenza, passano circa due anni (per fare una fotocopia!!!) Spesso poi ottenuta la sentenza di condanna dovrà iniziare un vero calvario per ottenere la esecuzione della sentenza, sia essa di condanna ad un pagamento che ad un “facere”. Questa assoluta disorganizzazione in realtà non è addebitabile alla mancanza di volontà degli addetti ai lavori, Giudici di Pace, cancellieri ed impiegati vari , pur animati da grande buona volontà, si scontrano quotidianamente con una grandissima mole di lavoro, inutili ed antiquati adempimenti, uffici vecchi polverosi e pericolosi, sistema informatico ed attrezzature fax e fotocopiatrici obsolete o quasi inesistenti. Su questa realtà ormai in stato comatoso, anzi in avanzato stato di decomposizione, si è abbattuta una malaugurata e pessima riforma del processo relativo alle controversie aventi ad oggetto il risarcimento in caso di morte o lesioni derivanti dalla circolazione stradale. (di Fabrizio Cattaneo)
www.napoli.com  
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25/4/2006 GUIDA ALL\'ISTRUZIONE SUPERIORE E ALLE PROFESSIONI 2006

Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) ha realizzato e pubblicato on line la Guida all'Istruzione Superiore e alle Professioni 2006, che si rivolge a tutti coloro che sono interessati all'accesso ai corsi di laurea universitari, ai corsi delle istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale o ai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore.
La riforma dell'istruzione superiore prevede un sistema articolato in tre comparti funzionalmente distinti: l'istruzione universitaria; l'alta formazione artistica e musicale; la formazione tecnica superiore (i.f.t.s.) e le altre opportunità di istruzione superiore.
Il sistema universitario italiano, costituito da un totale di ottantanove istituti di istruzione universitaria, è articolato in: sessanta università statali; diciassette università non statali legalmente riconosciute; sei istituti superiori a ordinamento speciale.
Le 20 Accademie di belle arti statali e le 26 legalmente riconosciute, l'Accademia nazionale di arte drammatica, i 4 Istituti superiori per le industrie artistiche (Isia), i 57 conservatori di musica, l'Accademia nazionale di danza e i 22 Istituti musicali pareggiati costituiscono il sistema dell'alta formazione artistica e musicale (Afam).
Tali istituzioni formative sono sedi primarie di alta formazione, di specializzazione e di ricerca nel settore artistico e musicale e svolgono correlate attività di produzione.
Sono dotate di personalità giuridica e godono di autonomia statutaria, didattica, scientifica, amministrativa, finanziaria e contabile.
http://www.governo.it
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