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3/2/2006 Codacons: Il Codice del Consumo contiene un errore

Il Governo ha approvato, nella riunione del 22 luglio scorso, il decreto legislativo relativo al "Codice del Consumo", entrato in vigore il 23 ottobre 2005. Tale Codice, come noto, è finalizzato a riordinare e semplificare la normativa sulla tutela dei consumatori, in coordinamento con i principi e gli indirizzi affermati in sede comunitaria. Tuttavia - rende noto il Codacons - il testo contiene un pacchiano e grave errore che vanifica gli sforzi fatti.

L'art. 130 comma 7 lettera b) - fa notare il Codacons - consente al consumatore di chiedere la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto nel caso in cui il venditore non abbia provveduto alla riparazione o alla sostituzione del bene entro il termine congruo di cui al comma 6 (sempre dell'art. 130). Il problema sta nel fatto che non è il comma 6 che riguarda i tempi congrui della sostituzione del bene, ma è il comma 5.

Si legge infatti nel testo del Codice (art. 130, dal comma 5 al comma 7):

5. Le riparazioni o le sostituzioni devono essere effettuate entro un congruo termine dalla richiesta e non devono arrecare notevoli inconvenienti al consumatore, tenendo conto della natura del bene e dello scopo per il quale il consumatore ha acquistato il bene.
6. Le spese di cui ai commi 2 e 3 si riferiscono ai costi indispensabili per rendere conformi i beni, in particolare modo con riferimento alle spese effettuate per la spedizione, per la mano d'opera e per i materiali.
7. Il consumatore può richiedere, a sua scelta, una congrua riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto ove ricorra una delle seguenti situazioni:
a) la riparazione e la sostituzione sono impossibili o eccessivamente onerose;
b) il venditore non ha provveduto alla riparazione o alla sostituzione del bene entro il termine congruo di cui al comma 6;
c) la sostituzione o la riparazione precedentemente effettuata ha arrecato notevoli inconvenienti al consumatore.

Evidente quindi l'errore contenuto alla lettera b) del comma 7, che rimanda ad un comma totalmente sbagliato. Tale svista - sostiene il Codacons - rende l'articolo inapplicabile, e vanifica il diritto del consumatore ad avere indietro i soldi se il bene che ha acquistato è difettoso. L'associazione candida dunque i propri avvocati che hanno scoperto l'errore ad aiutare l'ufficio legislativo del Ministero delle Attività Produttive, affinché in futuro sviste simili siano evitate, nell'interesse di tutti i consumatori.

da helpconsumatori
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2/2/2006 Napoli : OGGI IL BLOCCO ANTI-SMOG

Primo giovedì di targhe alterne a Napoli. Lo stop alla circolazione - per le auto con ultima cifra dispari - è previsto dalle 14 alle 20, ma non riguarderà - come si prevedeva in un primo momento - i motorini. Circostanza, questa, che ha suscitato la protesta degli ambientalisti. Via libera alle auto con motori Euro 4. L’area interessata al blocco del traffico privato è quella della domenica ecologica.

Il Mattino
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31/1/2006 Centinaia di multe a Napoli nella domenica a piedi

Moto e auto incuranti del divieto di circolazione a Napoli, dalle 9.30 alle 15: 249 sono state le multe da parte della polizia municipale ai napoletani indisciplinati. Tuttavia il comandante dei vigili urbani Schettini ha affermato che il bilancio della giornata è stato positivo, mostrando consapevolezza dell'utilità del provvedimento. L'assessore comunale all'ambiente Monti ha ricordato che "i valori della presenza di PM 10 nell'aria hanno sforato la soglia in una decina di casi, il che ci ha indotto a predisporre il divieto di domenica e la circolazione a targhe alterne, per giovedì prossimo". In arrivo, in settimana, anche una delibera che stabilirà nuove misure di prevenzione da adottare "in modo dinamico, di fronte all'emergenza smog, e nel medio periodo, cioè nei prossimi due mesi". (GP)
www.radio.rai.it
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