5/1/2006 Multe, Comune di Roma spiega le procedure per ricorsi
Chi ritiene che la multa non sia giusta, non deve intanto pagare la sanzione. Due le possibilità per avviare il ricorso: ci si può rivolgere al Prefetto oppure al Giudice di Pace. Lo precisa il Comune di Roma in una nota in cui l'Ufficio Contravvenzioni della capitale comunica le modalità del procedimento e i tempi fissati dal Codice della Strada.
Il ricorso al Prefetto e al Giudice di Pace va presentato entro 60 giorni dalla contestazione o dalla notifica. Nel primo caso il ricorso è presentato direttamente al Prefetto, o anche al comando della Polizia Municipale. A partire da questo momento, il Prefetto ha 30 giorni per trasmettere il ricorso all' "organo accertatore". Quest'ultimo - spiega la nota - ricevuto il ricorso, ha 60 giorni per fare l'istruttoria e trasmettere gli atti al Prefetto. Il Prefetto, a sua volta, ricevuto il dossier, ha 120 giorni per emettere il provvedimento finale: o l'ingiunzione di pagamento, o l'archiviazione della multa. Se nel ricorso si richiede d'essere ascoltati dal Prefetto, il termine di 120 giorni si interrompe con la notifica dell'invito a presentarsi. Se l'ordinanza del Prefetto è sfavorevole al ricorso - se cioè si tratta di un'ingiunzione di pagamento -, l'ingiunzione va notificata al cittadino entro 150 giorni dalla data di emissione dell'ordinanza stessa.
Se invece il cittadino decide di fare ricorso al Giudice di Pace, i tempi del procedimento non sono definiti dalla legge. In conclusione - precisa la nota - la certezza dei tempi si ha solo se il ricorso viene presentato al Prefetto. Complessivamente, l'iter può durare fino a 360 giorni se si presenta il ricorso al Prefetto, fino a 330 giorni se lo si presenta al comando dell' "organo accertatore". Durante questo periodo la multa resta valida. Solo dopo il termine di 360 o 330 giorni, e in caso di mancata notifica del provvedimento finale del Prefetto, il cittadino può chiedere la revoca e l'archiviazione della multa.
da helpconsumatori
Il ricorso al Prefetto e al Giudice di Pace va presentato entro 60 giorni dalla contestazione o dalla notifica. Nel primo caso il ricorso è presentato direttamente al Prefetto, o anche al comando della Polizia Municipale. A partire da questo momento, il Prefetto ha 30 giorni per trasmettere il ricorso all' "organo accertatore". Quest'ultimo - spiega la nota - ricevuto il ricorso, ha 60 giorni per fare l'istruttoria e trasmettere gli atti al Prefetto. Il Prefetto, a sua volta, ricevuto il dossier, ha 120 giorni per emettere il provvedimento finale: o l'ingiunzione di pagamento, o l'archiviazione della multa. Se nel ricorso si richiede d'essere ascoltati dal Prefetto, il termine di 120 giorni si interrompe con la notifica dell'invito a presentarsi. Se l'ordinanza del Prefetto è sfavorevole al ricorso - se cioè si tratta di un'ingiunzione di pagamento -, l'ingiunzione va notificata al cittadino entro 150 giorni dalla data di emissione dell'ordinanza stessa.
Se invece il cittadino decide di fare ricorso al Giudice di Pace, i tempi del procedimento non sono definiti dalla legge. In conclusione - precisa la nota - la certezza dei tempi si ha solo se il ricorso viene presentato al Prefetto. Complessivamente, l'iter può durare fino a 360 giorni se si presenta il ricorso al Prefetto, fino a 330 giorni se lo si presenta al comando dell' "organo accertatore". Durante questo periodo la multa resta valida. Solo dopo il termine di 360 o 330 giorni, e in caso di mancata notifica del provvedimento finale del Prefetto, il cittadino può chiedere la revoca e l'archiviazione della multa.
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