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IL RACCONTO DI UN ISPETTORE DI POLIZIA MUNICIPALE CON TANTA AMAREZZA MA.........

QUESTA LETTERA ,RICEVUTA E QUI PUBBLICATA, RACCHIUDE IN PARTE ALCUNI DEI MOTIVI CHE MI HANNO SPINTO A CREARE IL SINDACATO LIPOL "LIBERA POLIZIA LOCALE" E AD AGIRE PER CERCARE DI CREARE INSIEME AGLI ALTRI RSU (DELLE ALTRE SIGLE SINDACALI) UN MOVIMENTO PER FAR SI CHE LA POLIZIA LOCALE ESCA DALLA CONDIZIONE DI "DIPENDENTI COMUNALI - POLIZIOTTI".

 Buonasera, un racconto da un Ispettore di P.M. di strada.

 Ieri unitamente ad un collega giovane di età e di servizio, ma fortunatamente sveglio e con molta volontà (ne abbiamo sempre meno) durante un controllo stradale alle 10 del mattino diamo l'alt ad una macchina che arrivava nella nebbia a tutta velocità. Direte.. quindi? Cosa c'è di strano? E' mattina che cosa vuoi che succeda? Un semplice verbale cds come tanti e via... Siamo Vigili che pericolo corriamo? Bene, la riposta è nessun pericolo o problema, se non fosse che i tempi cambiano ed a bordo notiamo quattro brutti, anzi bruttissimi ceffi, che ci puntano e ci costringono a fare un passo indietro ed a mettere mano sull'arma d'ordinanza pregando e sperando di poterlo raccontare anche perché siamo lì, abbandonati come cani su di una Statale trafficatissima senza sapere nulla di ciò che succede intorno a noi, senza banche dati, senza arma lunga, senza giubbetti antiproiettile e soprattutto con la convinzione inculcata e voluta dal Comando (sono quasi tutti così) che non siamo forze dell'ordine e che non compete a noi la prevenzione e la repressione dei reati. Che fare quindi? Fortunatamente ci pensano loro i "cattivi" che ci dicono (e lo vediamo) di avere un ferito a bordo e di dover correre all'ospedale; che dire, vista la situazione va benissimo così e con rispettoso fare rispondo, andate pure, segnandomi il numero di targa. Qualche secondo, almeno il tempo di veder sfrecciare via il bolide, non chiamo la mia centrale perché ne sapeva meno di me e perché era impegnata a fare altre pratiche amministrative, ma chiamo la centrale di una VERA forza di polizia, almeno con i mezzi, pagata e riconosciuta come tale, dove mi viene detto che ricercavano una macchina di quel tipo con 4 persone a bordo, probabilmente di origine SINTI che avevano appena fatto saltare una cassaforte in una bella villetta, veniva inoltre aggiunto che uno o più erano probabilmente feriti; ringrazio della cortese e preziosa informazione per conoscenza e grazia fornita e da vero... CONVINTO O IDIOTA (dipende da chi legge)... vado all'ospedale per fare quello per cui non sono pagato, il POLIZIOTTO. Vi tralascio il dettaglio dei fatti avvenuti fra i reparti dell'ospedale per ricercare il ferito, fra i parcheggi esterni per cercare il veicolo sapientemente nascosto, la fatica nello scovare gli altri tre e soprattutto la guerra fra i vertici delle forze di Polizia, ovviamente con la mia testa in mezzo pronta a saltare, che cercavano di accaparrarsi l'arresto e naturalmente con il mio Comando che non sapeva e non voleva saperne nulla, anzi avrebbe preferito vedermi andare ovunque distante da lì. Comunque in breve, io ed il giovane collega non abbiamo mollato l'OSSO ed abbiamo, anche se con l'intervento di una delle varie forze di polizia arrivata sulle prede, arrestato tutti e quattro gli individui, trovato la macchina con celato sopra ogni cosa, dagli arnesi da scasso agli scanner, dai buchi nascosti nel talaio alle guide per mettere targhe false, dai passamontagna alle scarpe di ricambio; per ultimo, ma di ovvia importanza abbiamo altresì sequestrato meticolosamente oggetti in ospedale trovati nelle disponibilità del ferito che hanno dimostrato la colpevolezza ed incastrato i quattro Sinti. Il tutto è terminato con quattro su quattro associati al carcere e brillante operazione compiuta; da notare che gli arrestati erano veri e propri delinquenti specializzati in furti e rapine in ville sia di giorno che di notte, reati commessi in più Province. Il merito di tutto ciò ovviamente è finito alla forza di polizia mentre a noi è rimasta una bella lavata di testa dai superiori. Che dire, penso al povero Niccolò, collega eroe di Milano e dico, questa volta sono stato molto molto fortunato. Ora vado, domani si presta nuovamente servizio, grazie per l'attenzione e buon lavoro a tutti.

FIRMATO Un Impiegato, Un Messo, Un Vigile, Un Poliziotto.. oppure fate voi perché io non lo so!! -------------------------------------------------------------

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CONTRATTO UNICO A TUTELA PROGRESSIVA

Riforma lavoro, arriva il contratto unico a tutela progressiva

Un unico modello al posto degli attuali 48. Sono previste due fasi. Una d’ingresso della durata di tre anni, dove sarà possibile licenziare. E una di stabilizzazione del rapporto

 

Le trattative tra le parti sociali proseguono da tempo e lentamente il progetto di riforma del nuovo contratto di lavoro sta prendendo forma. L’articolo 18, con tutta probabilità non verrà toccato, mentre saranno eliminati tutte le figure contrattuali oggi esistenti, sostituite da n unico modello. Ma vediamo quali potrebbero essere le novità principali. Contratto unico Un solo modello contrattuale al posto degli attuali 48 censiti dall’Istat. Una frammentazione che penalizza soprattutto donne e giovani ed indicata come la causa principale dei bassi salari. Il nuovo contratto è indicato con l’acronimo Cui (Contratto unico d’ingresso), con due fasi ben distinte: una d’ingresso che può durare fino a tre anni (ed è ammesso il licenziamento per motivi economici senza obbligo di reintegro, ma con obbligo di risarcimento). Alla scadenza della fase d’ingresso sarà possibile il licenziamento. Nella seconda fase, di stabilità, il lavoratore gode di tutte le tutele previste per il contratto a tempo indeterminato. Tempo determinato Viene fissato un tetto minimo per le retribuzioni. Il progetto di riforma prevede il divieto di assumere dipendenti a tempo determinato per i quali è corrisposto un salario inferiore ai 25mila euro lordi annui (o proporzionalmente inferiori per i periodi più brevi). Probabile tetto anche per i contratti a progetto e di lavoro autonomo continuativo che rappresentino più di due terzi del reddito di un lavoratore con la stessa azienda. Se questi contratti avranno una paga annua lorda inferiore ai 30mila euro saranno trasformati automaticamente in Cui. Ammortizzatori sociali Dovrebbe scomparire la cassa integrazione. Al suo posto il reddito minimo garantito nei casi di disoccupazione. Resta, però, il problema di come trovare le risorse necessarie all’obiettivo. E' probabile che il passaggio dalla mobilità al reddito minimo di disoccupazione avvenga in modo graduale nel tempo

Fonte: VIRGILIO.IT

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COSTA CONCORDIA : INDICAZIONI PER RICHIEDERE RISARCIMENTO

Costa Concordia, al via percorso dei risarcimenti

In attesa che si giunga all’auspicabile apertura di un Tavolo di Conciliazione cui partecipino Costa Crociere e le Associazioni dei Consumatori (parte delle quali sono si sono costituite in un Comitato), ecco le indicazioni da seguire per il risarcimento: innanzitutto inviare raccomandata entro 10 giorni.RISARCIMENTI – Per coloro che vorranno formulare richiesta civile di risarcimento Confconsumatori consiglia di mandare una raccomandata con ricevuta di ritorno entro dieci giorni lavorativi dall’evento a Costa Crociere. Dal sito www.confconsumatori.it è possibile scaricare copia di uno schema di lettera. Rispondendo alle domande di tanti consumatori che chiedono se sia obbligatorio rispettare il termine di dieci giorni per l’invio della raccomandata Confconsumatori osserva che tale termine, ai sensi dell’art. 49 del Codice del Turismo, non può ritenersi perentorio. Inoltre la Corte di Cassazione con una sentenza del 2011 ha confermato che il mancato invio della lettera di reclamo entro dieci giorni non può costituire decadenza del diritto al risarcimento del danno. Per completezza aggiungiamo che se anche le condizioni generali di contratto di Costa Crociera prevedono – all’art. 20 – che il reclamo deve essere presentato entro dieci giorni dalla data del rientro previsto, a pena di decadenza, tale previsione non deve impressionare e può ritenersi nulla in virtù del Codice del Consumo.

In ogni caso, per evitare infondate eccezioni, consigliamo comunque di spedire la lettera raccomandata a/r rispettando il predetto termine di dieci giorni.

DANNI ALLE PERSONE E ALLE COSE – Per quanto riguarda l’entità delle somme che si possono richiedere il passeggero ha diritto al risarcimento dei danni subiti sotto un duplice aspetto dei danni alla persona e dei danni alle cose. È pertanto dovuto il risarcimento dei danni subiti per la distruzione e/o smarrimento di tutti i beni personali, che i turisti portavano appresso nel viaggio. Tra questi vi sono anche denaro, gioielli e documenti personali. Sarà opportuno quindi redigere un apposito elenco. Inoltre se, come sembra, i turisti hanno dovuto far fronte autonomamente a tutte le spese necessarie per rientrare nelle proprie residenze hanno diritto al rimborso di tutte tali somme. I turisti hanno comunque diritto ad essere risarciti di tutti i danni di natura patrimoniale che hanno subito e che possono dimostrare. Infine ogni passeggero avrà diritto al rimborso delle somme corrisposte per partecipare alla crociera. È importante conservare il contratto di viaggio e qualsiasi altro documento ad esso collegato, nonché le ricevute di tutte le spese che sono state effettuate a qualsiasi titolo.

Per quanto riguarda il danno alla persona, nel caso in cui ilpasseggero ha subito delle lesioni personali, ad esempio restando infortunato durante le operazioni di salvataggio, ha diritto ad aver risarciti i relativi danni alla salute subiti. Infine tutti i passeggeri, a prescindere dagli eventuali danni alla salute subiti, hanno diritto al risarcimento dei danni morali e a quelli da vacanza rovinata.

I CONTATTI – Confconsumatori, continuerà nel proprio impegno, coordinandosi con il Comitato Naufraghi Concordia a cui ha aderito, unitamente alla quasi totalità delle associazioni dei consumatori italiane, ed assisterà tutti i turisti italiani e stranieri che lo richiederanno e che potranno contattare la sede nazionale o le sedi territoriali secondo i riferimenti rinvenibili sul sito nazionale dell’associazione www.confconsumatori.it. Sarà inoltre possibile contattare la sede nazionale al seguente numero telefonico 0521/231846 ed al seguente indirizzo di posta elettronica: segreteria@confconsumatori.it.

Fonte: helpconsumatori.it 

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