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L INCAPACITA E LA DISORGANIZZAZIONE DELLE POSTE E TELECOMINAZIONI

E' ormai acclarato che le Poste pur volendo competere con le banche fornendo servizi vari come aperture di c/c  , carte prepagate etc, in realtà sono completamente "incapaci". 

Infatti ecco due esempi ed una totale differenza :

Il possessore di una carta di credito  Si , avendo appreso che gli sono stati sottratti dei soldi immediatamente ( tramite internet)  blocca telefonicamente la carta ricevendo un modulo (via fax o internet ) da compilare e inviare accludendo la copia della denuncia da lui sporta per riavere il rimborso della somma sottratagli.

Il possessore di una post pay (carta prepagata postale) scopre che sono state sottratte delle somme per via informatica telefona al numero verde dove gli si dice di recarsi all'ufficio postale per riempire un modulo per richiesta rimborso della somma sottratagli .

Raggiunto  il suddetto ufficio trova gli impiegati che cascano dalle nuvole a tale richiesta ed inoltre gli fanno ritirare una parte della somma rimasta senza bloccargli la carta.

Soltanto dopo un'ennesima telefonata finalmente bloccano la carta ma, quando ritorna alll'ufficio postale per chiedere la documentazione per chiedere il rimborso ottiene sempre lo stesso effetto, ovvero "cascano dalle nuvole" .

Perciò "perdete ogni speranza Voi che entrate nelle ....poste"

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CHE BANCA MULTATA PER SPOT INGANNEVOLE

Ammonta a 125.000 euro la multa complessiva inflitta oggi dall'Antitrust a CheBanca. La pratica commerciale sleale che ha causato la sanzione è rappresentata dallo spot televisivo e dalla pubblicità in internet sui servizi bancari "Conto Tascabile" e "Conto Deposito". Per quanto riguarda il Conto Tascabile, la banca non ha messa nell'adeguata evidenza che si trattava di una carta prepagata e non di una carta di credito.

Quanto al Conto deposito, l'Autorità scrive che "lo spot in esame riporta in maniera non sufficientemente chiara e percepibile l'informazione relativa al collegamento tra il tasso di interesse pubblicizzato e il necessario vincolo annuale delle somme depositate, andando così ad integrare gli estremi di una pratica commerciale ingannevole che, ai sensi dell'articolo 22 del Codice del Consumo, omette informazioni rilevanti di cui il consumatore medio ha bisogno per prendere una decisione consapevole di natura commerciale".

Fonte: helpconsumatori

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MILANO -73 CITTADINI AL GIORNO AL PRONTO SOCCORSO PER MAL DI ...SMOG

Milano, lo smog manda al Pronto soccorso 73 cittadini al giorno

73 ricoveri al giorno per patologie legate allo smog che avvelena Milano e fa ammalare i cittadini di asma, bronchiti, polmoniti, tosse, in un crescendo che può provocare attacchi di cuore e ictus con possibile esito fatale. I problemi di salute con cui devono fare i conti i milanesi sono, ancora una volta, riconducibili all'inquinamento, al micidiale smog e in particolare alle polveri sottili, che da inizio 2007 a fine 2008 hanno fatto registrare oltre 5mila accessi ai Pronto soccorso milanesi per disturbi più o meno gravi potenzialmente correlabili all'inquinamento, poiché ai picchi di agenti inquinanti corrisponde regolarmente un aumento (dal +10% al 15%) del tasso di visite negli ospedali cittadini.

Questi dati emergono da uno studio denominato "Poemi" (Pollution and Emergencies in Milan), condotto proprio in cinque ospedali milanesi (Fatebenefratelli, Niguarda, Policlinico, San Carlo e San Paolo), commissionato e finanziato dal Comune e coordinato dall'ospedale San Carlo Borromeo: dei 53.514 accessi registrati, 26.151 sono stati provocati da disturbi acuti delle vie respiratorie superiori, 3.569 da asma acuto, 8.536 da bronchite acuta, 5.689 da polmonite, 1.825 da riacutizzazione di bronchite cronica ostruttiva, 4.324 da scompenso cardiocircolatorio, 1.697 da sindrome coronarica acuta e infine, 1.723 da ictus.

"Il nostro studio non prende in considerazione i ricoveri ospedalieri, ma gli accessi al Pronto soccorso, che permettono un monitoraggio in tempo reale ancora più puntuale", hanno precisato gli autori dello studio. Obiettivo dell'indagine è proprio quello di creare una rete di monitoraggio basata sulla combinazione di più elementi, come la presenza nell'aria milanese di una serie specifica di inquinanti (Pm2,5, Pm10, ossidi d'azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo, ozono e benzene), e gli accessi nei cinque Pronto soccorso cittadini per malattie acute cardio-respiratorie, al netto dai fattori che potrebbero confondere i risultati dell'analisi, come la temperatura e l'umidità giornaliere, o la concentrazione atmosferica di pollini.

"La missione di questo studio è definire strategie di prevenzione e tutela della salute dei cittadini", puntualizzano infine gli autori dello studio. Se i disturbi acuti delle vie respiratorie rappresentano un fattore di rischio elevato per la salute dei milanesi, a farne maggiormente le spese sono proprio i bambini, particolarmente esposti a smog e inquinamento. Tra i 1.825 i casi di riacutizzazione di bronchite cronica ostruttiva registrati nel 2008, il 50% riguarda proprio gli under 18 costretti a vivere in una città come Milano, che anche quest'anno - nonostante l'Ecopass - ha superato la soglia d'allarme degli inquinanti per oltre 57 giorni, quasi il doppio di quelli "concessi" dall'Unione europea (35 giornate, superata questa soglia scatta l'infrazione).
di Flora Cappelluti - redattore: FC

Fonte: helpconsumatori

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