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AEREOPORTO CAPODICHINO VIGILANTES CON CARRIATTREZZI MA.... E' ILLEGALE
CAPODICHINO - DAL 20 LUGLIO VIGILANTES ADDETTI ALL'UTILIZZO DI CARRIATTREZZI. SANZIONI DA 85 EURO : MA E' ILLEGALE AEREOPORTO, RIMOZIONI FUORILEGGE : E' CAOS fonte: IL ROMA
COME SAPERE SE E' STATA RIMOSSA DALLA POLIZIA MUNICIPALE DI ROMA E DOVE SI TROVA LA PROPRIA AUTO
Le auto rimosse a Roma ora sono online In tempo reale si può conoscere il deposito dove è stata trasportata la propria vettura Niente più telefoni che squillano ininterrottamente a vuoto: la polizia municipale di Roma sbarca on-line con un sito totalmente rinnovato rispetto al passato, che garantisce servizi utili. Primo tra tutti quello sulle auto rimosse: con un click, ora, si può sapere se il proprio veicolo è stato rimosso e in quale deposito è stato portato. Ma non è questa l'unica novità della pagina web dei vigili, aggiornata quotidianamente, dopo il totale abbandono in cui versava in passato. «Si è cercato di fornire informazioni concrete e utili per il cittadino - spiega Maria Delogu, funzionaria responsabile dell'aggiornamento del sito Internet. - Per prima cosa, è stata migliorata l'accessibilità: adesso, non ci si deve più affannare per trovare la pagina web della polizia municipale in rete, ma basta andare alla voce relativa presente nella parte destra dell'homepage del Comune». Insomma, non trovando più la propria vettura dove era stata lasciata (magari parcheggiata in modo non proprio ortodosso), prima di pensare al furto, non ci si dovrà più districare nella ricerca di un centralino a cui rivolgersi telefonicamente e, iniziare la ricerca del deposito giusto: una missione davvero impossibile, soprattutto di sera o in un giorno festivo. Certo, nessuno potrà poi eliminare il "pegno" di andare fino al deposito, ma almeno il reperimento delle informazioni viene garantito, a qualsiasi ora, con un semplice click. Basta andare sul sito del Comune di Roma e, da qui, scegliere "polizia municipale" e poi la voce " veicoli rimossi". L'aggiornamento è quasi in tempo reale. A questo punto, si deve inserire il numero di targa del veicolo e un codice di sicurezza da copiare dal sito stesso, richiesto per motivi di sicurezza informatica. Dopo aver cliccato su invio, l'esito può essere "targa non trovata!", qualora l'auto non figuri tra quelle rimosse (e quindi si deve cominciare a temere un furto. . . ) oppure l'informazione che la vettura è presente in uno dei depositi e l'indicazione su quello a cui dirigersi per ritirarla. Se questo è un servizio che ogni automobilista spera, senza dubbio, di evitare, dal sito si possono tuttavia avere informazioni utili per gli spostamenti di tutti i giorni. «Come quelle legate alla viabilità - aggiunge Delogu - a eventuali lavori in corso che producono modifiche, nonché i comunicati stampa sull'attività svolta quotidianamente dagli agenti». Ma non è tutto. Fino a poco tempo fa, infatti, una delle carenze era rappresentata dalla mancanza di informazione sui gruppi municipali, su come trovare anche solo il recapito telefonico o l'indirizzo. «Sul nuovo sito della polizia municipale, alla voce "chi siamo" - conclude Delogu - sono presenti indirizzi, telefoni e altre indicazioni sul comando generale di via della Consolazione e sui singoli gruppi municipali, con i quartieri di riferimento». «Lo spirito di quest'iniziativa è l'apertura verso i cittadini, con un rapporto nuovo e trasparente - commenta Angelo Giuliani, comandante della polizia municipale - Si tratta di un primo passo, molto importante, in questa direzione». | |
SE PERDETE IL BIGLIETTO DELL AUTOSTRADA
Autostrade: se perdete il biglietto. Consigli | Che cosa succede se si perde il biglietto autostradale? Si paga l'intera tratta. L'automobilista che smarrisce il cartoncino non e' ovviamente in grado di dimostrare l'effettivo percorso, cioe' il casello autostradale di entrata. Di conseguenza la societa' autostradale impone il pagamento dell'intera distanza. Se, ad esempio, si e' entrati nell'A1 a Bologna e si esce a Milano e non si trova piu' la scheda, il casellante chiede il pagamento della tratta dichiarata (Bologna – Milano), contestualmente redige un rapporto di mancato pagamento in base al quale lo sfortunato automobilista si vedra' recapitare a casa una lettera, con la quale si intima il pagamento della tratta Salerno – Bologna, che si aggiunge al versamento gia' effettuato Bologna – Milano, cioe' l'intero percorso. Insomma son guai, a meno che il nostro malcapitato non risponda all'intimazione di pagamento con una lettera raccomandata, nella quale dovra' essere riportata una dichiarazione (1) che attesti l'effettivo percorso, accludendo la fotocopia di un documento di riconoscimento. Questo dovrebbe essere sufficiente a dimostrare la veridicita' di quanto dichiarato. Se non bastasse si puo' sempre ricorrere al giudice di pace. (1) CLICCA QUI PER IL MODELLO DI AUTOCERTIFICAZIONE
o http://www.autostrade.it/it/rmpp/pdf/Modulo-autocertificazione-casello-di-ingresso.pdf | Primo Mastrantoni, segretario Aduc
| Fonte: ADUC - Associazione per i diritti degli utenti e consumatori www.aduc.it Email aduc@aduc.it Tel.055290606
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