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UNIONE EUROPEA : I DIECI UTILI CONSIGLI PER CHI VIAGGIA
Il decalogo UE dei viaggiatori
Il 30.07.09 è stato presentato "Il Decalogo UE dei passeggeri": tale documento contiene 10 utili consigli per tutti i cittadini europei che decidano di mettersi in viaggio entro i confini comunitari. Inoltre il memorandum indica a tutti i cittadini dei Paesi dell'UE le raccomandazioni essenziali ed utili suggerimenti per la tutela dei loro diritti in ambito UE. Si riportano qui di seguito i 10 punti da conoscere per chi viaggia: 1. Chi chiamare in caso di emergenza 2. Evitare incidenti stradali 3. Volare sicuri 4. Sicurezza negli aeroporti 5. Cosa fare in caso di annullamento del volo o di negato imbarco 6. Influenza A(H1N1) 7. Disabili e passeggeri a mobilità ridotta 8. Trasparenza del sito web in materia di prezzi 9. Bagagli smarriti e danneggiati 10. Viaggi tutto compreso | |
IL DECRETO DEL PIANO CASA
Piano casa: firmato il decreto
Fonte:.ansa.it Si' al piano casa, 100 mila abitazioni in 5 anni "Con la firma del decreto da parte del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si conclude l'iter procedurale per il concreto avvio del Piano Casa, che si prefigge l'obiettivo di realizzare centomila alloggi in 5 anni". A comunicarlo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. La firma al decreto presidenziale fa seguito al parere favorevole sul Piano espresso dalla Conferenza unificata Stato-Regioni e dal Cipe. Il Piano, prosegue la nota, prevede interventi diversificati a seconda delle categorie interessate, disponibilità di finanziamenti pubblici e privati da utilizzare con procedure snelle, incentivi e agevolazioni fiscali. Gli alloggi saranno destinati sia in proprietà quali prima casa, sia in locazione a canone sostenibile e a canone sociale. Beneficiari del Piano Casa sono nuclei familiari a basso reddito, giovani coppie, anziani in condizioni sociali svantaggiate, studenti fuori sede, sfrattati, immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno 10 anni in Italia o da 5 nella stessa Regione. "Il governo - dichiara il ministro Matteoli - ha mantenuto un altro impegno del programma elettorale. Parte così la realizzazione di un ambizioso Piano di alloggi che avrà positive ripercussioni sociali e che amplierà l'offerta di lavoro nel settore delle imprese edilizie su tutto il territorio del Paese. Inizialmente si prevede un intervento di 200 milioni di euro che diventeranno 550 milioni con prossimi stanziamenti. Il Piano - sottolinea Matteoli - consiste in un insieme di interventi di edilizia residenziale pubblica, project financing, agevolazioni alle cooperative edilizie e un sistema integrato di fondi immobiliari, cui è devoluto uno stanziamento di 150 milioni di euro, che a regime si stima attrarrà investimenti per 3 miliardi di euro. Il tutto da attivare con la collaborazione anche finanziaria di Regioni ed Enti locali. Tra l'altro - conclude - è prevista la valorizzazione di aree demaniali con la loro riqualificazione urbana".
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I REQUISITI PER FAR PARTE DELLE RONDE
Ronde: ecco i requisiti
Devono avere non meno di 25 anni, buona salute fisica e mentale, nessuna dipendenza da droga o alcol, non aver avuto denunce o condanne per delitti non colposi, non aderire a movimenti o associazioni o gruppi organizzati. Sono le caratteristiche di chi potrà far parte delle ronde e potrà diventare, dunque, "osservatore volontario", come stabilisce il regolamento attuativo del Viminale sulle ronde anticipato dall'Ansa e previsto dalla legge sulla sicurezza e che Maroni oggi ha annunciato sarà emanato non appena la legge entrerà in vigore. La bozza è ancora all'esame degli esperti del Viminale e dei tecnici della Polizia. Il ministro Maroni ha incaricato il capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli, di scrivere il regolamento, che per ora si compone di sette articoli.
La finalità è la solidarietà sociale. Lo scopo delle ronde o 'associazioni di osservatori volontari' è quello di segnalare alle polizie locali o alle forze di polizia eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana o situazione di disagio sociale. Il regolamento non usa mai il termine 'ronde'. Tra gli scopi sociali che devono risultare dall'atto costitutivo delle 'ronde' quello di prestare attività di volontariato con finalità di solidarietà sociale, nell'ambito della sicurezza urbana.
Le ronde devono svolgere la loro attività gratuitamente e non essere espressione di partiti o movimenti politici, né di organizzazioni sindacali. Le associazioni che vogliono iscriversi all'elenco delle ronde, istituito presso le prefetture, non possono essere ad alcun titolo collegate a tifoserie organizzate, né possono ricevere sovvenzioni, o altri tipi di finanziamento, provenienti da partiti, sindacati o tifoserie.
Massimo tre e non armati. L'attività delle ronde sarà di mera osservazione e segnalazione, in specifiche aree del territorio comunale. Gli osservatori volontari, che ne faranno parte, potranno vigilare in nuclei di massimo tre persone, senza mezzi motorizzati e animali. Anche se in possesso di porto d'armi non dovranno avere con loro armi o altri oggetti contundenti.
Casacca giallo fluorescente. I componenti delle ronde indosseranno una casacca di colore giallo fluorescente, con sopra stampato il logo dell'associazione a cui appartengono e il nome del comune in cui operano. Gli appartenenti alle ronde non potranno utilizzare uniformi, emblemi, simboli o altri distintivi riconducibili a corpi di polizia, a forze armate, ai corpi forestali, alla protezione civile o che facciano riferimento a partiti o movimenti politici. Le divise non potranno avere neppure il logo di sponsorizzazioni private.
I corsi di formazione dei partecipanti alle ronde saranno organizzati dal sindaco. La bozza prevede che a segnalare alle polizie locali o alle forze di polizia eventi pericolosi per la sicurezza pubblica siano le associazioni iscritte nell'elenco provinciale istituito in ogni prefettura. La domanda di iscrizione, sottoscritta dal legale rappresentante, con copia autentica dello statuto e dell'atto costitutivo, con l'elenco completo degli associati e la documentazione sui requisiti, dovrà essere indirizzata al sindaco del comune dove ha sede l'associazione. L'iscrizione all'albo è decisa dal prefetto, sentito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Il prefetto annualmente provvede alla revisione dell'albo verificando che le associazioni abbiano mantenuti i requisiti richiesti. In caso di mancanza dei requisiti o di violazione delle norme che regolano l'attività delle associazioni il prefetto decide se revocare l'iscrizione all'albo.
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