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NAPOLI - OGGI E LUNEDì BLOCCO DELLA CIRCOLAZIONE
Inquinamento. Il Comune stabilisce altri due giorni di blocco: oggi e lunedì Si è circolato tranquillamente a Napoli anche ieri nonostante fosse il vigore il blocco delle auto previsto dall'ennesima ordinanza comunale. Un provvedimento che, ormai,sembra aver stancato i napoletani e che, in termini pratici,non produce alcun effetto, nessun miglioramento nei livelli delle polveri sottili, se non temporaneo. Eppure, da Palazzo San Giacomo, piuttosto che studiare una soluzione definitiva al problema, arrivano in continuazione i divieti di circolazione che, puntualmente, non vengono rispettati e portano solo i vigili urbani a multare ogni volta circa trecento automobilisti. E' successo anche ieri, nel secondo giorno consecutivo di stop ai veicoli più inquinanti. Però, intanto, mentre le auto dei cittadini vengono fermate,si consente a numerose navi di attraccare nel porto inquinando l'aria con le loro nubi nere e,qui siamo al paradosso, si fanno circolare mezzi pubblici di vecchia generazione, non a basso impatto ambientale. Così come i veicoli comunali e delle forze dell'ordine, alcuni che non sono nemmeno “euro 2”, ma che possono tranquillamente circolare. E così, dopo lo stop di giovedì e di ieri, il Comune ha deciso che anche per oggi e per lunedì, dalle 14 alle 20, la circolazione delle auto sarà vietata,eccezion fatta per le “euro 4” e le vetture alimentate a gpl e a metano. Ci sarà la consueta deroga anche per le “euro 2” “ed euro 3” che trasportano almeno tre persone compreso il conducente (il car pooling che il Comune cerca di favorire). La decisione,fa sapere il Comune, è stata presa dopo quindici giorni consecutivi di smog sulla città: dal 5 al 19 maggio i valori di pm 10 hanno superato quotidianamente la soglia di attenzione. Tutta colpa dell'alta pressione che non favorisce il ricambio d'aria. Così il caldo aumenta,lo smog resta fermo nell'aria e i napoletani devono lasciare l'auto in garage. ■ Fonte: IL NAPOLI
FUNZIONE PUBBLICA - Nuove azioni per conciliare famiglia e lavoro
Il Dipartimento per le politiche della famiglia intende promuovere anche in Italia l’Audit Famiglia&Lavoro. Si tratta di una sorta di certificazione di qualità che ha riguardo alla capacità delle imprese private e degli enti pubblici di essere attenti alle esigenze familiari dei propri collaboratori e collaboratrici; un processo di miglioramento continuo che aiuta le organizzazioni a individuare e realizzare azioni concrete per favorire la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa. A titolo di esempio, rientrano tra queste azioni la flessibilità di orario, la disponibilità di servizi (asili nido, mense, supporto nelle incombenze domestiche) e altre forme di sostegno alle famiglie, l’adeguamento dei processi e dei luoghi di lavoro, l’informazione sulla normativa e gli strumenti esistenti di conciliazione. Si fa riferimento allo standard Beruf&Familie emesso da una Fondazione tedesca e in uso da anni in altri paesi europei, che le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno sperimentato con successo nei propri territori. Proprio attraverso una convenzione tra il Dipartimento e la Provincia Autonoma di Trento, attualmente unica licenziataria dello standard in Italia, la sperimentazione sarà estesa a tutto il territorio nazionale, e consentirà agli enti locali che lo vorranno di acquisire le competenze necessarie a fungere, a loro volta, da enti certificatori. L’estensione dell’Audit Famiglia&Lavoro al più ampio numero di organizzazioni pubbliche e private avrà per effetto il rafforzamento di politiche aziendali sensibili alla famiglia, con vantaggi evidenti non solo per le lavoratrici e i lavoratori, ma anche con il risultato di migliorare le motivazioni e la partecipazione dei dipendenti e, in definitiva, la capacità delle organizzazioni di raggiungere prima e meglio i propri obiettivi. | Fonte: FUNZIONE PUBBLICA
SPRAY AL PEPERONCINO SI PUò VENDERE LIBERAMENTE
Lo spray al peperoncino è vendibile in qualsiasi esercizio commerciale legittimato alla vendita dei prodotti non alimentari, sebbene destinato all'autodifesa, in quanto di libera vendita perché classificato tra gli strumenti considerati «non idonei ad arrecare offesa alla persona». Lo affermano, nel combinato disposto, due note, rispettivamente del ministero dello sviluppo economico e del ministero dell'interno, in risposta al quesito di una Federazione che intendeva sapere se detto prodotto fosse commercializzabile in farmacia. Con la risoluzione n. 32183/09 il Mise ha invece chiarito che il prodotto può essere venduto da qualsiasi tipologia di esercizio legittimato alla vendita dei prodotti non alimentari, ivi comprese le farmacie, ove rispettino le procedure a tal fine previste (la comunicazione per l'avvio dell'attività di vendita dei prodotti non alimentari ai sensi dell'art. 7 del dlgs 31 marzo 1998, n. 114), sempre che il prodotto stesso sia effettivamente commerciabile nel rispetto delle disposizioni in materia di sicurezza. Il ministero dell'interno, con la nota n. 557/PAS.50.327/E/2009, ha poi specificato che nell'ordinamento italiano si definiscono armi proprie tutte quelle la cui destinazione naturale è l'offesa alla persona; in tale ottica, anche quelle con effetti non letali, seppur destinabili all'autodifesa, sono considerate armi a tutti gli effetti di legge; tra queste rientrano anche gli spray irritanti a base di Oleorisin Capsicum. Essi, però, non sono idonei ad arrecare offesa alla persona, e quindi sono considerati di libera vendita e porto: ma tra essi sono oggi ricompresi tre soli prodotti spray a base di O.C., il cui nome è omesso nel testo del quesito, riportato sul sito internet del Mise. (fonte : Italia Oggi a cura di Giuseppe Dell'Aquila 20/5/2009).
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