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ABRUZZO - NO ALLE DITTE CON LE MANI NERE

Terremoto, i pm sulla ricostruzione
«No alle ditte con le "mani nere"»
La procura de L'Aquila: «Con il pool antimafia faremo prevenzione». Alfano: «Occhi aperti, ma no allarmismi»

Il capo della procura aquilana Alfredo Rossini (Ansa)
L'AQUILA - Pioggia, fango e freddo stanno provocando gravi disagi nelle tendopoli allestite a L'Aquila e nei paesi limitrofi colpiti dal sisma del 6 aprile. Gli stessi problemi vengono segnalati anche in altri centri dell'Abruzzo in cui vi sono tendopoli per i terremotati. Intanto la procura de L'Aquila fa sapere che con i quattro magistrati antimafia inviati dalla procura nazionale nel capoluogo abruzzese svolgerà un «lavoro preventivo». Ad assicurarlo è Alfredo Rossini, capo della procura aquilana: «Non è che abbiamo i mafiosi che già stanno costruendo. Ma siccome - spiega Rossini - per la ricostruzione post-terremoto in Abruzzo ci sarà, si spera, un grande fiume di denaro, molte imprese vorranno partecipare, provenienti sia dall'Italia che da tutta Europa: noi dobbiamo controllare - sottolinea il procuratore de L'Aquila, - che tra queste ditte che hanno la coscienza bianca, non ci sia qualcuna che ha le mani nere». Rossini, che è sostituto procuratore distrettuale antimafia, ha ricordato che proprio lunedì la Procura nazionale antimafia ha nominato 4 sostituti «per collaborare con noi, per fare delle indagini su eventuali infiltrazioni mafiose. L'invio di questi 4 sostituti - ha spiegato - è l'applicazione del programma di cui abbiamo parlato fin dall'inizio. La magistratura, infatti, deve fare fronte sia alle indagini, sia a quello che può succedere in relazione al fatto che in Abruzzo, dicano quel che dicano, abbiamo già arrestato delle persone per infiltrazioni mafiose: basti citare l'inchiesta sul cosiddetto tesoro di Ciancimino».

«NO ALLARMISMI» - Quanto al pool antimafia, il Guardasigilli Angelino Alfano ha assicurato che il governo «condivide l'iniziativa del procuratore Grasso. Bisogna tenere gli occhi aperti - ha aggiunto il ministro - senza allarmismi, sapendo che l'esecutivo è al fianco dei magistrati per lavorare insieme affinchè da una grande sciagura non nasca uno scandalo ma una risposta di cui andare orgogliosi».

PISANU - Anche il presidente della Commissione Antimafia, Beppe Pisanu, si dice «seriamente preoccupato» per il rischio di infiltrazioni malavitose nella ricostruzione. «Le organizzazioni mafiose hanno già puntato sulla possibilità di fare affari in Abruzzo», ha detto Pisanu. Intervistato da Radio 24, considera «la 'ndrangheta calabrese e Cosa Nostra» le associazioni più insidiose al riguardo: «so con quale abilità riescono ad inserirsi nelle situazioni, per trarne vantaggio ed ora - spiega l'ex ministro dell'Interno ai microfoni dell'emittente - in una fase come questa di ristrettezze economiche, le organizzazioni criminali dispongono di danaro liquido tale da battare qualsiasi concorrenza». Il presidente della Commissione Antimafia sollecita «tempestive contromisure» e plaude alla creazione di un pool ad hoc di magistrati, indicando anche altri possibili antidoti: «la creazione di una centrale unica appaltante, l'istituzione di un conto corrente unico per ogni opera pubblica, così da tracciare le varie operazioni e ricorrere alle aziende virtuose, privilegiando quelle abruzzesi». «Importante» è, infine, «dare fiducia ai privati direttamente interessati alla ricostruzione».

CORRIERE DELLA SERA

 

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NAPOLI - QUANDO LE AMICIZIE CONTANO (OVVERO LE BALLE DI ANSA)

Come sapete oggi si è svolto a Napoli lo sciopero corteo di cinque sigle sindacali della Polizia Municipale (CISL - UIL - SIULP/UIL, CSA, CSA/SNAVU). PER L'ANSA I VIGILI ERANO 1800 AL CORTEO (RICORDIAMO CHE IL CORPO E' DI CIRCA 2100 PERSONE). CLICCA QUI PER L'ANSA

PER TG3 CAMPANIA INVECE ERANO CIRCA 500 E NESSUN PROBLEMA PER IL TRAFFICO CLICCA QUI PER VEDERE IL TG3 CAMPANIA

DA UNA NOSTRA STIMA AVVALORATA ANCHE DAI DATI DELLA DIGOS E DEL COMANDO ERANO 505 CIRCA.

NOI AVEVAMO CHIESTO DI FARE LE COSE IN ALTRO MODO DANDO LA NOSTRA DISPONIBILITA' CLICCA QUI PER LEGGERE IL COMUNICATO

ALLA FINE ANCORA UNA VOLTA L'INFORMAZIONE ...VE LA DIAMO NOI

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NAPOLI - SCIOPERO SI MA NON COSì

SCIOPERO SI MA NON COSI’

Perché non abbiamo indetto lo sciopero e corteo del 20

Alle vuote parole “sindacalesi”, noi del Lipol, abbiamo sempre preferito i fatti (denunce concrete scritte, stampa e video) che sono sotto gli occhi di tutti.
Così come abbiamo sempre ribadito che uno sciopero e un corteo dovrebbero essere fatti dopo una adeguata sensibilizzazione dell’opinione pubblica con una serie di azioni anche eclatanti di RSU e sindacati fra cui l’autodenunciarsi o “occupare” la stanza del Sindaco.
Riteniamo indispensabile adeguare numericamente e professionalmente il nostro martoriato Corpo con persone motivate sia assunte con concorsi sia con percorsi burocratici veloci e snelli per mobilità esterna (colleghi di altre regioni aspettano anni prima che il Comune di Napoli si degni di dar loro il giusto diritto di ritornare alla propria terra e ai propri familiari).
Siamo stanchi di sentire solo le nostre voci echeggiare, nel vuoto dell’indifferenza degli stessi altri sindacati e dei politici, chiedendo:
1) Commissioni di trasparenza per trasferimenti e per dotazioni vestiario e
tecniche
2) Applicazione normative sicurezza sul lavoro Dlgs 626/94 e 81/2008

Allo stesso tempo riteniamo colpevoli degli sprechi di denaro e dello stato della nostra città non solo il sindaco ma anche tutte le parti politiche e sindacali completamente assenti, nei fatti ma non nelle parole, nella vita della città.

Napoli 18/04/2009
Per le segreterie
RSU Daniele Minichini 

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