Napoli:Lezioni di anticrimine i vigili diventano 007 Stampa
dobbiamo capire come si comportano i rapinatori in assoluto - ha aggiunto Pansa - ma come questi si comportano nel mio quartiere e nella mia strada». E a proposito del numero di agenti impiegati per la sicurezza delle città, il prefetto di Napoli ha ribadito che «il numero degli uomini non è il problema fondamentale. Ci sono contesti nei quali la presenza delle risorse umane e delle forze dell'ordine non incide sui fenomeni criminali. Abbiamo ridotto le rapine in strada ormai del 20% ma il cittadino si sente allo stesso modo insicuro perchè non basta la presenza, non basta la repressione, bisogna agire di più sul senso di sicurezza dei cittadini».
Per ogni quartiere, dunque, una classifica dei crimini che lì hanno luogo «per garantire - ha spiegato il coordinatore scientifico Ernesto Savona, docente di criminologia nell’università Cattolica di Milano - un intervento mirato ed efficace dell’agente di polizia». «Il senso di questi seminari - ha spiegato l’assessore alla Sicurezza delle città della Regione, Andrea Abbamonte - è quello di capire che dobbiamo classificare i fenomeni criminali, abbinando a ogni quartiere le diverse tipologie di crimine che lì si svolgono». Interventi mirati della polizia locale, dunque «sfruttando anche la collaborazione delle diverse realtà presenti sul territorio, come le parrocchie e le associazioni», ha aggiunto l'assessore comunale Bruno Terracciano, nella veste di coordinatore delle municipalità, e «formati grazie allo scambio di saperi», come ha precisato l'assessore alle Risorse strategiche della Provincia, Guglielmo Allodi.
Fonte: IL MATTINO - giornalista:SALVIO SAPIO
Pubblicazione del: 26-09-2007
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