Parte il 2 di gennaio la stagione dei saldi invernali ma, nonostante molte famiglie abbiano rinviato gli acquisti agli "sconti dopo Natale", si prevede una maggiore cautela e prudenza rispetto allo scorso anno. Solo 10 milioni e 800 mila famiglie, infatti, saranno interessate dai saldi, pari al 45%. Come le spese natalizie sono crollate di oltre 2 miliardi, così, la spesa per saldi si attesterà, rispetto al 2008, anziché a 4 miliardi e 932 milioni di euro a circa 3 miliardi e 428 milioni di euro, cioè il 30% in meno. Con una spesa di 317 euro per ogni famiglia coinvolta, pari a 122 euro pro capite. ATTENZIONE - verificare , prima della partenza dei saldi, il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare, se possibile, anche fotografandolo con il telefono cellulare per avere una testimonianza certa.
- diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti che non consentono di vedere la merce o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%;
- i prodotti venduti a saldo devono essere sì di fine stagione, ma di questa stagione, non di quelle passate! La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma dovrà essere venduta separatamente;
- occhio al cartellino! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto;
- non esiste l'obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante però diffidare nel caso di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare;
- i commercianti in possesso del POS hanno l'obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat;
- conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non "conforme", in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato;
- problemi o "bufale" devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all'ufficio comunale per il commercio o ad una associazione dei consumatori.
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