E' in corso un'aspra polemica per il servizio di Canale5 sul giudice Mesiano, autore della sentenza di condanna per 750 milioni a carico di Fininvest per la truffa sul caso Mondadori (e la corruzione del magistrato che aveva deciso il lodo a favore di Berlusconi). Il servizio lo mostra seguito e pedinato da una telecamera nascosta, in una mattinata in cui il giudice va a spasso e poi dal barbiere. Il Canale5 si difende dicendo che ha fatto soltanto esercizio di cronaca, e che ha voluto far conoscere un personaggio poco noto al pubblico. In questi termini, il problema investirebbe soltanto i limiti della tutela della privatezza, e vi sarà un giudizio al riguardo. Ma ciò che conta invece, sul piano della comunicazione, è la relazione tra le immagini - che fanno vedere uno sconosciuto a spasso per le strade di Milano, un uomo come tanti - e la persistenza, invece, del commento, che continua a definire come "stravaganze" il comportamento assolutamente normale di quel volto anonimo, e ribadisce sempre che si tratta di un personaggio "stravagante". Anzi, a un certo punto l'autrice del servizio si permette di dire, testualmente: "Tanto, siamo ormai abituati alle stravaganze di questo giudice " (facendoci dunque pensare che, appunto, "stravagante" sia la sentenza di condanna di Fininvest e B). L'intento evidente della comunicazione - non occorre essere degli studiosi di media per capirlo - è dunque di attaccare addosso a quel personaggio l'etichetta della "anormalità", della "stravaganza", per far poi ricadere questa "anormalità" , questa "stravaganza", sulla sentenza che ha condannato la società corruttrice e truffaldina Fininvest. L'autrice del servizio (e il direttore della rubrica che lo pubblica) sostengono che si è trattato di giornalismo e null'altro (addirittura ha la faccia di bronzo di sostenere d'essere, lui, il direttore, una vittima). E' significativo, o quanto meno lascia comunque riflettere molto, che appena pochi giorni fa, subito dopo la sentenza, Berlusconi avesse detto da una tribuna pubblica: "Su questo giudice, nei prossimi giorni ne vedrete delle belle". Che vuol dire? che ha dato l'ordine alle sue truppe di scendere subito in campo? come Feltri ha fatto subito con il Giornale di famiglia? Cos'altro dobbiamo aspettarci? Mah! certo è che la concezione del giornalismo che hanno taluni giornalisti è quella del servizi del cameriere; al massimo, del maggiordomo, quando si è promossi direttore. |