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In un quadro che più nero non si può viene in aiuto la creatività. Da un balcone di piazzetta Concordia, ultimo tratto dei Quartieri spagnoli che si affaccia sul corso Vittorio Emanuele, la titolare di un bed&breakfast fotografa un bel cumulo di rifiuti. L’immagine, stampata su carta adesiva, viene applicata su un cartoncino e completata con la scritta «Saluti da Napoli». Per completare l’opera, la signora spedisce l’originale cartolina a una coppia di ospiti stranieri che da qualche giorno ha lasciato le sue stanze. Morale: i due visitatori chiamano per complimentarsi e quella che doveva essere soltanto una battuta di spirito si avvia a diventare una produzione in serie per tutti i clienti prossimi venturi. Anche i turisti, per fortuna, mostrano uno straordinario sense of humour di fronte allo spettacolo monumentale della spazzatura. Chi, se non una comitiva di giapponesi, avrebbe potuto inventare il «munnezza tour»? Appena usciti dalla loro dimora in via Costantinopoli si avviano verso piazza Miraglia, dove le loro piantine segnalano la presenza di uno splendido mucchio di sacchetti, e giù a scattare foto, per poi rimettersi in marcia verso la seconda tappa dell’itinerario tra i rifiuti nel centro antico. L’idea appare così singolare, e così unico il souvenir da portare a casa, che subito la ruba un gruppo di francesi. Al rientro dalla passeggiata, lo scatto viene mostrato con orgoglio al titolare del B&B: «Guardate che bellezza». p.p.

fonte:  IL MATTINO