Rischi il posto se denigri l'Azienda Stampa
Cassazione: si può essere licenziati
Il lavoratore che discredita l'azienda parlando male dei servizi offerti e della professionalità dei colleghi, rischia di perdere il posto. Lo stabilisce la corte di Cassazione che ha accolto il ricorso di una struttura sanitaria brianzola che aveva licenziato una infermiera perché, tra l'altro, aveva "profferito espressioni offensive sulla capacità e sulla professionalità del personale, soprattutto di due caposala".
Il Tribunale di Monza, nel 2003 e, successivamente la Corte d'appello di Milano, nel dicembre 2004, avevano giudicato illegittimo il licenziamento dell'infermiera di Monza, sostenendo che l'avere parlato male dell'azienda e dell'operato dei colleghi non era tanto grave, viste le accuse "generiche", da determinarne l'espulsione. Ora la Cassazione ha accolto il ricorso dell'azienda ospedaliera che ha insistito per la legittimità del licenziamento e ha disposto la celebrazione di un nuovo processo.
Con la sentenza numero 19232 del 14 settembre la corte di Cassazione ha sottolineato che l'infermiera, una volta allontanata, aveva cercato contatti con gli altri dipendenti al fine di "propalare notizie e valutazioni offensive nei confronti della società".
Parlare male dell'azienda può dunque - secondo la Cassazione - mette a rischio il posto di lavoro in quanto la maldicenza può esprimere una "potenzialità negativa sul futuro adempimento degli obblighi" del dipendente, e fa vacillare il rapporto di fiducia con il datore di lavoro.
Fonte : http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo379721.shtml
Pubblicazione del: 17-09-2007
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