NAPOLI - POLIZIA MUNICIPALE:ROMPERE CON IL PASSATO? SPERIAMO BENE. Stampa
Prima di lasciarvi alla lettura degli articoli, qui sotto riportati, una considerazione. Il fatto che CISL E CGIL non siano contenti della nomina del Colonnello Luigi Sementa ci fa ben sperare . Una cosa è sicura che noi non abbiamo mai smesso di chiedere trasparenza, legalità, professionalità e continueremo su questa strada offrendo la nostra piena collaborazione a tutti coloro che vogliono far risollevare Napoli e chi, come la Polizia Municipale, la rappresenta e la dovrebbe tutelare (il condizionale è d'obbligo). Ci auguriamo solo che il dr Sementa non venga ostacolato come successe al Questore dr Bufalo o che si faccia "incantare" come qualcun'altro. Buon lavoro Dr. Sementa e un sincero in bocca al lupo . Ne ha bisogno oh se ne ha bisogno! ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Il sindaco disse: voglio rompere con il passato . A bassa voce, per non urtare la suscettibilità dei tanti vigili che lavorano onestamente la spiegazione che trapela dal secondo piano del Comune, sull’origine della scelta al vertice dei vigili è semplice: «Bisogna fare piazza pulita e tagliare i ponti con il passato». Ecco perché Luigi Sementa - colonnello dei carabinieri - è succeduto a Carlo Schettini. Una doccia fredda per quegli ufficiali che erano in pole position. Su tutti Salvatore Sacco che ha ottenuto la nomina a vicario di Sementa, mentre fino a 48 ore il suo nome circolava come candidato al comando di via De Giaxa. Lo stato di servizio del colonnello Sementa aiuta a capire sul perché della scelta e su quale sia il reale pensiero che del corpo hanno i piani alti di palazzo San Giacomo. Sementa ha indagato sull’omicidio di Giancarlo Siani, ha messo le manette ai polsi di boss del calibro di Maurizio Prestieri, Vincenzo Mazzarella e Cosimo Di Lauro. Ha messo le manette anche a chi sporcava la divisa che indossava, guadagnandosi dall’allora presidente Carlo Azeglio Ciampi il titolo di cavaliere della Repubblica. Insomma Sementa è la professionalità individuata per superare corporativismi e beghe interne e far decollare il corpo dei caschi bianchi finalmente al servizio della città. Nella speranza che abbia la massima collaborazione e non sia costretto come Andrea Bufalo, a scappare via dopo poche settimane. lu.ro. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- L'intervista SALVO SAPIO «Napoli non può essere sinonimo di disordine, non è possibile che nelle giornate di blocco del traffico nessuno rispetti il divieto e non ci siano controlli. Così non si può andare avanti». Luigi Sementa, da ieri nuovo comandante dei vigili urbani di Napoli, ha ancora indosso la divisa da colonnello dei carabinieri. Ha i toni decisi di chi nell’Arma ha rivestito incarichi delicati e importanti. Adesso cambierà la divisa. «Sono contento, mi fa piacere. Non mi resta che impegnarmi a fondo per realizzare qualcosa di bello per la città». Da dove partire? «Dal buon senso, dalla capacità di fare squadra con i miei uomini. Mi è sempre stata riconosciuta una profonda conoscenza del territorio, ho fantasia e determinazione e non mi spavento dinanzi alle difficoltà. Ai miei uomini dirò che sarò sempre in prima linea, pronto ad assumermi tutte le responsabilità». Come si ricostruisce il rapporto tra i vigili e i cittadini? «Ognuno deve assumersi la propria responsabilità. Anche i professionisti devono dare il buon esempio, non credo che tutte le infrazioni vengano compiute da chi vive in quartieri difficili. Io vivo a Napoli e l’altro giorno ho incrociato un’auto in senso vietato alle 4 del mattino. Che senso ha? Bisogna recuperare il rispetto delle regole». Andiamo per emergenze. I parcheggiatori abusivi? «Linea durissima. Anche nei confronti di chi affida la propria auto agli abusivi. Ci sono estremi per denunce penali». Il caso dei vigili esentati dal servizio? «L’organizzazione va studiata e, se necessario, corretta. Penso sia importante poter contare su giovani da immettere nel corpo e da utilizzare in strada. Voglio confrontarmi con i sindacati per capire l’orientamento rispetto all’organizzazione del lavoro». L’uso delle telecamere? «Importante per non sprecare risorse. In una zona controllata da mezzi elettronici si possono dislocare in maniera più funzionale le pattuglie». Nei giorni dello stop al traffico ci sono tantissimi trasgressori. Ed è sempre bufera sulla polizia municipale. «Un brutto segnale e, anche in questo caso, non penso che chi viola il divieto siano unicamente coloro che vivono nei quartieri più malfamati. I controlli devono essere rigorosi, ci vuole coraggio da parte di chi indossa l’uniforme». Coraggio? «L’altro giorno ho assistito ad una scena. Un ragazzo aveva parcheggiato sul marciapiede di via Toledo. Due vigili non solo l’hanno sanzionato ma, con calma e pazienza, gli hanno spiegato che c’era un parcheggio poco distante. Eppure il ragazzo protestava, accampava ragioni che non aveva. Ci vuole coraggio a scendere in strada e, giorno dopo giorno, imporre le regole». Fonte: IL MATTINO |
Pubblicazione del: 01-07-2008
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