DISCRIMINATORIO IL DECRETO N° 172 ARRESTO PER ABBANDONO DI RIFIUTI   Stampa questo documento dal titolo: . Stampa


Cinque persone sono state arrestate a Napoli in base al decreto legge 172/2008 sull'abbandono di rifiuti ingombranti. Tutti sono stati presi in flagranza di reato. L'uomo fermato venerdì è stato rimesso in libertà dal giudice che, convalidato l'arresto, ne ha deciso la scarcerazione. Si tratta dei primi provvedimenti da quando è stato approvato dal governo il decreto legge che disciplina il fenomeno a Napoli e in Campania.

IL DECRETO - Gli arresti sono stati eseguiti in base a quanto previsto dall'art. 6 del decreto legge 172/2008. "Chiunque in modo incontrollato o presso siti non autorizzati - si legge sul testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - abbandona, scarica, deposita sul suolo o nel sottosuolo o immette nelle acque superficiali o sotterranee rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti domestici e non, di volume pari ad almeno 0,5 metri cubi e con almeno due delle dimensioni di altezza, lunghezza o larghezza superiori a cinquanta centimetri, è punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi; se l'abbandono, lo sversamento, il deposito o l'immissione nelle acque superficiali o sotterranee riguarda rifiuti diversi, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da cento euro a seicento euro".

"DISCRIMINATORIO" L'aver limitato alla sola Campania l'arresto per chi abbandona rifiuti ingombranti in strada è una violazione del principio di uguaglianza: due presidenti emeriti della Corte Costituzionale, Valerio Onida e Antonio Baldassarre, dubitano della legittimità dell'ultimo decreto rifiuti. Se la questione verrà sollevata dinanzi alla Consulta, la norma - a detta di entrambi - rischia di subire una sonora bocciatura. "Non ci vuole molto per ravvisarne la illegittimità - esordisce Baldassarre -. Limitare l'arresto a una sola regione è una violazione dell'art. 3 della Costituzione. Se fosse un provvedimento esteso a tutta l'Italia personalmente sarei anche d'accordo. Poi però è tutto da vedere se i tre anni e sei mesi previsti vengono veramente scontati: da noi la punizione è teorica". Norma a rischio illegittimità anche per Valerio Onida: "La limitazione territoriale è un problema. Anche perché l'abbandono di un frigo o di un mobile arreca lo stesso pregiudizio all'ambiente in qualsiasi regione d'Italia. Il fatto che in Campania ci sia un'emergenza rifiuti mi sembra una considerazione un po' debole".

tratto da un articolo del Corriere della Sera  www.corriere.it


Pubblicazione del: 10-11-2008
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