MARZO 2009 INAUGURAZIONE METROCAMPANIA NORDEST .    Stampa questo documento dal titolo: . Stampa

Sui dieci chilometri di gallerie le corse prova dei nuovi treni In programma mille posti auto e il riassetto dei collegamenti


ATTESA DA TRENT'ANNI ,L'ALIFANA E' AL RUSH FINALE

 Pronte le stazioni da Giuliano ad Aversa: consegna a fine anno, inaugurazione marzo 2009

Fonte: IL MATTINO 

DALL’INVIATO FRANCESCO VASTARELLA  AVERSA
Marzo 2009 l’appuntamento per l’inaugurazione di Metrocampania Nordest. Mancano quattro mesi. Niente rispetto a 30 anni di attesa per l’ex Alifana. Sarà vero? A che punto sono i lavori costati 280 milioni sui 10 chilometri da Piscinola ad Aversa centro (Mugnano-Scampia già funziona) passando per Melito e Giugliano? «Andate a vedere», risponde l’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta. Ecco il cantiere di Giugliano, il più importante della tratta. Il piazzale è polveroso, le ruspe vanno e vengono. Sopra quel che sarà la piazza, dall’altra parte il terminal bus con pensiline e marciapiedi, un parcheggio da 400 posti (mille in totale con le altre stazioni), di fronte la strada abbozzata che collegherà Melito e Giugliano: il tutto nell’ambito di quelli che Cascetta definisce «stazioni che diventano elemento di aggregazione, sviluppo, riassetto urbanistico delle comunità dell’hinterland e del capoluogo». I tempi? «La consegna dell’opera entro fine anno - dice Giuseppe Racioppi, ingegnere, amministratore delegato di Metrocampania Nordest -. Poi, ci vorrà il tempo per le autorizzazioni e le verifiche da parte dell’Ustif, lo speciale ufficio del ministero dei Trasporti che valuta l’affidabilità degli impianti fissi. «Operazione non facile vista la complessità delle nuove tecnologie impiegate su quella che sarà una delle linee più lunghe e trafficate della Campania: a regime 150mila passeggeri al giorno», informa Andrea Foti, project manager per l’Alifana di Ansaldo Sts. Marzo, appuntamento confermato? «I treni già stanno provando, venite, facciamo un giro», invita Racioppi. Scendiamo nel tunnel. Prima sorpresa. La stazione è praticamente pronta. Domina l’azzurro, colore di Giugliano. A destra la sala di controllo del traffico ferroviario in previsione anche dell’allungamento verso Santa Maria Capua Vetere e dall’altra parte verso Capodichino. I grossi video terminali sono già montati, comprese le scrivanie. Non c’è una finestra in questa grossa stanza, forse per questo sulle mura sono dipinti boschi e ci sono aiuole con alberi finti: il migliore confort per chi qui dovrà passare 7-8 ore al giorno controllando binari, gallerie e spazio passeggeri nelle stazioni. Da qui verranno comandate anche le telecamere intelligenti capaci di intercettare rumori e anomalie. C’è poi la sala security, top secret, e la centrale di controllo tecnico dei convogli e delle apparecchiature. Il treno? Già sul binario. Signori in carrozza, si parte. Verde smeraldo e bianco il convoglio, colori sociali di Metrocampania Nordest. Carrozze acquistate dalla metropolitana di Roma e sottoposte a un revamping che le ha rese praticamente nuove consentendo così di evitare i tempi delle gare internazionali e soprattutto di ridurre i costi. Direzione Aversa, prima tappa la stazione Ippodromo, colore verde. Sulle nostre teste l’ospedale Moscati. Per 400 metri il rumore è più forte. Che succede? «I binari sono montati in maniera diversa - spiega Racioppi - serve per assorbire tutte le vibrazioni a tutela dei pazienti dell’ospedale». Il convoglio si ferma qualche minuto, i tecnici mostrano le potenti bocche di aspirazione dei fumi, capaci di liberare le gallerie in pochi secondi in caso di incendio. Si riparte per Aversa centro, colore giallo la stazione nella fase finale di allestimento. Si esce sul marciapiede della variante di Aversa, 700 metri dal terminal Fs. Qui non ci sono parcheggi, ma è in corso una trattativa perché il Comune è deciso ad averne viste le previsioni del traffico passeggeri. In progetto l’acquisizione dello spazio di una stazione di servizio dismessa per farne area di sosta e giardini. Ma i tempi sono più lunghi. Risaliamo sulle carrozze. Il treno torna indietro. Direzione Piscinola, stavolta, piccola sosta alla stazione che sarà aperta solo in futuro, Melito, perché area di cantiere e perché l’ultima programmata. Mugnano viene subito dopo, stazione viola con mosaici. Qui si incrociano i treni della linea 1 della metropolitana di Napoli che trasportano fino a cinquemila passeggeri al giorno fino all’interscambio con la linea 1 a Scampia. Venticinque minuti in tutto il viaggio-prova.

Fonte: IL MATTINO 



Pubblicazione del: 09-12-2008
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