ROMA - Peluche sopra il tassametro. Oppure un borsello. O anche un cartellino che nasconde il vero costo della corsa. Diciotto i tassisti multati e denunciati dal Gruppo intervento traffico della Polizia Municipale di Roma in un controllo protrattosi per due sere all'aeroporto di Ciampino. Su 60 conducenti controllati 18 sono stati sorpresi a coprire il display, a ritoccare il prezzo dal 20 al 40% in più, o a raddoppiare - nel caso delle corse tra il secondo aeroporto della Capitale e il centro di Roma - la tariffa fissa di 30 euro.
Per giustificarsi con i turisti i tassisti truffaldini sostenevano che i 30 euro andavano calcolati a persona. C'erano poi capoturno che operavano fuori dei loro orari. A Ciampino aeroporto, alcuni conducenti di auto pubbliche sembrano pronti a tutto. E lo scalo si trasforma in terreno di caccia. Caccia ai passeggeri meno informati in arrivo da tutta Europa con i voli low cost, che finivano con il pagare il taxi più dello stesso passaggio aereo. Da qui la pioggia di esposti e denunce, molti pervenuti alla polizia municipale che ha quindi avviato i nuovi controlli dei vigili urbani sulle auto bianche dell'aeroporto «Pastine ».
Un conducente su tre, tra coloro che operano a Ciampino, è risultato, trucca le tariffe. In due notti, soprattutto in quella dello scorso sabato, il Git ha riempito parecchi verbali. E ora il comandante Carlo Buttarelli, titolare dei controlli, ha chiesto un incontro urgente al direttore dell'aeroporto: «Dobbiamo adottare lo stesso schema di Fiumicino, un'unica coda di clienti e i taxi in fila indiana», spiega.
Non è una novità che a Ciampino continui ad agire la gang che prende di mira passeggeri stanchi che sbarcano dai voli europei, spesso coppie che non parlano italiano. Interventi dei carabinieri di Frascati hanno già documentato il problema. L'intervento della Municipale proseguirà nei prossimi giorni, con modalità diverse, e il comandante annuncia: «Non ci fermeremo alle multe, proporremo anche la sospensione delle licenze».